Nel 2022 nella UE sono stati sequestrati circa 86 milioni di prodotti contraffatti per un valore stimato superiore a 2 miliardi di euro
I prodotti contraffatti
Nell’Unione Europea si stima che i prodotti contraffatti rappresentano il 5,8 del commercio. Ciò mette a grave rischio la sicurezza, la salute e l’economia e produce grandissimi introiti per la criminalità. La domanda mondiale di prodotti a basso costo induce i consumatori ad acquistare prodotti contraffatti e la criminalità organizzata ne approfitta.
Videogiochi, giochi da tavolo, materiali da imballaggio, giocattoli, sigarette, CD e DVD sono i prodotti più sequestrati nella UE. Ma ultimamente tra i prodotti contraffatti sono stati sequestrati anche cibi e bevande. In una operazione tra Italia e Spagna dell’ultimo anno le autorità hanno sequestrato oltre 260 mila litri di olio di oliva arrestando 11 persone.
Inoltre nel corso del 2023 la EMPACT (iniziativa della UE per identificare e affrontare le minacce della criminalità organizzata) ha avviato oltre 1.400 indagini riguardanti la proprietà intellettuale.
La criminalità organizzata
Un recente studio dell’EUROPOL e dell’EUIPO mette in guardia sul fatto che Truffatori e reti di criminalità organizzata si avvalgono di entità giuridiche e scappatoie. Lo scopo è quello di non farsi individuare e approfittare della crescente domanda di prodotti contraffatti. Il nuovo rapporto sottolinea l’ampio impatto dei reati contro la proprietà intellettuale, guidati dalla contraffazione di merci e dai contenuti piratati.
La relazione intitolata “Uncovering the Ecosystem of Intellectual Property Crime:A Focus on Enablers” (Scoprire l’ecosistema dei reati contro la proprietà intellettuale: un approfondimento sui catalizzatori) fa luce sui sofisticati metodi utilizzati per commettere reati contro la Proprietà Intellettuale.
La salute e la sicurezza
Una grave minaccia alla salute e alla sicurezza dei consumatori deriva anche dal fatto che da laboratori clandestini arrivano anche prodotti farmaceutici. Tali prodotti contraffatti non sono conformi agli standard ed espongono a rischio i lavoratori e i consumatori.
Inoltre la criminalità è diventata digitale e realizza sofisticati negozi virtuali per la vendita in rete. Tali negozi virtuali però non si limitano alla vendita di prodotti contraffatti, ma raccolgono anche le informazioni di pagamento sensibili dei clienti.
Il rapporto mette in evidenza la crescente sofisticazione dei criminali esperti in materia di Proprietà Intellettuale e l’utilizzo di negozi virtuali che valicano i confini. La maggior parte dei prodotti contraffatti arrivano direttamente dalla Cina, inclusa Hong Kong e dalla Turchia. Spesso la criminalità fa uso di strutture giuridiche e scelgono giurisdizioni in cui per le autorità è difficile intervenire, farle cessare o in cui le sanzioni sono basse. In molti casi i prodotti contraffatti vengono prodotti al di fuori dell’UE e successivamente completati con etichette, loghi e imballaggi falsi presso siti in Europa.
I nuovi comportamenti dei consumatori
Il commercio in rete sta cambiando i comportamenti dei consumatori cambiando i comportamenti dei consumatori, spianano nuove vie a pirati e contraffattori per raggiungere un vasto pubblico.
Secondo il rapporto, i contenuti piratati attraverso servizi di audio e video trasmessi illecitamente in rete costituiscono un’altra strada percorribile dai truffatori al fine di trarre profitto dai consumatori.
La relazione
“Scoprire l’ecosistema dei reati contro la proprietà intellettuale: un approfondimento sui catalizzatori” è un lavoro di Europol e dell’EUIPO per districare la rete oscura dei reati contro la Proprietà Intellettuale. E’ stato realizzato grazie al programma della EMPACT e e al riconoscimento dei reati contro la PI come contributori alla criminalità organizzata.
Rispetto al 2022 la relazione del 2023 ha raccontato di un forte aumento delle attività di contrasto. In un anno il numero di indagini sui reati contro la PI è aumentato da 51 a 1.406, gli arresti sono passati da 115 a 1 096. Le attività sequestrate sono più che quadruplicate, passando da 42 milioni di euro nel 2022 a 205 milioni di euro nel 2023. L’amplificazione e la diversificazione di queste azioni è il risultato della cooperazione strutturata dell’EMPACT nei reati contro la PI.
Prospettive future
Dal rapporto si arguisce che per mitigare l’impatto dei reati legati alla proprietà intellettuale, è necessaria una risposta coesa da parte delle forze dell’ordine, dei legislatori, degli interessati e del pubblico.
Il rapporto sottolinea la necessità di proseguire campagne di istruzione e sensibilizzazione per informare i consumatori sui rischi associati agli acquisti di prodotti contraffatti.
Somma Lombardo 24 ottobre 2024.