Catania, oltre 100 Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, supportati dalla Compagnia di Intervento Operativo C.I.O. del XII Reggimento “Sicilia” : maxi operazione antidroga
Catania 21 Gennaio 2025, i Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, supportati dalla Compagnia di intervento Operativo C.I.O. del XII Reggimento “Sicilia, stanno eseguendo, fin dalle prime ore della mattina, su delega della Procura Distrettuale della Repubblica –D.D.A. e della Procura per i Minorenni di Catania, due ordinanze applicative di misure cautelari personali in carcere e in Istituto Penale per i Minorenni (I.P.M.), emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale Ordinario etneo e dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale per i Minorenni, nei confronti di 18 soggetti, cinque dei quali minori, indagati per “associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti” e “acquisto, detenzione ai fini di spaccio e cessione di sostanze stupefacenti”.

È anche in corso l’esecuzione di un “decreto di sequestro diretto o per equivalente di beni”, a carico degli indagati maggiorenni.
L’operazione, denominata “Molosso”, ha consentito di disarticolare un sodalizio criminale che gestiva una “piazza di spaccio” nel quartiere catanese “San Cristoforo”, che avrebbe garantito a un’importante fonte di reddito per la criminalità organizzata.

Via vai nell’appartamento
L’indagine, coordinate dalle AAGG ordinaria e minorile e condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Catania Piazza Dante da Giugno 2023 a Febbraio 2024, trae origine da un servizio di osservazione durante il quale i Carabinieri avevano accertato un continuo viavai di giovani che, rapidamente, entravano ed uscivano da un appartamento sito in via Salvatore Di Giacomo.
Irruzione dei Carabinieri nell’edificio
Dopo aver deciso di fermare e controllare due persone, constatando che avevano acquistato marijuana, i Carabinieri hanno fatto irruzione nell’edificio, arrestando 5 persone e sequestrando stupefacente, materiale per il confezionamento, e un impianto di videosorveglianza collegato ad un maxischermo utilizzato per monitorare gli accessi dei clienti, ed eludere eventuali controlli delle Forze dell’Ordine.

Nonostante gli arresti in flagranza, tuttavia, veniva >accertata l’immediata “riapertura” della piazza di spaccio che veniva posta sotto monitoraggio continuo a mezzo di telecamere.

18 indagati (13 maggiorenni e 5 minorenni).
Secondo l’ipotesi accusatoria, condivisa dal Gip, in uno stato del procedimento che non ha ancora consentito l’instaurazione del contraddittorio tra le parti, i 18 indagati (13 maggiorenni e 5 minorenni), che avrebbero fatto parte dell’associazione dedita allo spaccio, erano organizzati in modo “imprenditoriale”, con compiti precisi di vedette, cassieri e pusher e con precisi turni ed orari di lavoro.

Appartamento modificato aggiungendo 2 porte bindate
La base operativa del sodalizio sarebbe stata proprio l’appartamento di via Salvatore Di Giacomo, che era stato modificato con l’aggiunta di due porte blindate, una delle quali – quella esterna – aveva anche una finestrella per lo scambio droga/denaro, in modo da non dover accedere nell’abitazione per l’acquisto.
Gli indagati, si sarebbero avvalsi anche di un articolato sistema di videosorveglianza, dotato di telecamere posizionate su tutto il perimetro dello stabile, oltre che all’ingresso, che rilanciavano le immagini su di maxischermo installato in una stanza della casa.

Veicoli noleggiato per il trasporto della droga
Gli investigatori hanno anche appurato come, in seguito al primo arresto, il gruppo criminale avesse modificato il modus operandi per evitare di subire ingenti sequestri, stoccando la droga anche in altre abitazioni del quartiere considerate “sicure”, e trasportandola secondo necessità, in quantità ridotte, mediante veicoli appositamente noleggiati.

Giro d’affari di migliaia di euro
I Carabinieri hanno stimato che l’attività illecita, che aveva orari di apertura ben definiti, ovvero dalle ore 09.00 del mattino fino alle ore 03.00 della notte, avrebbe prodotto un giro d’affari di migliaia di euro, più esattamente, di un importo complessivo di circa 162.000 euro, nei mesi in cui è stata monitorata.
La DDA di Catania ha emesso un decreto di sequestro per equivalente sui beni degli indagati per un pari importo.
Nel corso delle indagini, infine, è stato possibile arrestare in flagranza complessivamente 14 persone, deferirne 4 in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio e traffico di stupefacenti, segnalare alla Prefettura 62 acquirenti (di cui 8 minorenni), nonché sequestrare complessivamente gr. 23 di crack, kg. 1,2 di marijuana.

MAGGIORENNI DESTINATARI DELLA MISURA DELLA CUSTODIA IN CARCERE :
- 1. CONDORELLI Salvatore, nato a Catania il 09.09.1988
- 2. RUSSO Massimiliano Claudio, nato a Catania il 17.03.2000
- 3. LICANDRO Alessio, nato a Catania il 03.05.2002
- 4. ONESTO Carmine, nato a Catania il 12.09.2002
- 5. MUNZONE Giovanni, nato a Catania il 29.11.1981
- 6. CIRAUDO Giuseppe, nato a Catania il 28.02.2002
- 7. LA ROSA Francesco, nato a Catania 29.10.1993
- 8. MIRAGLIA Michele, nato ad Abano Terme il 14.03.2005
- 9. AVERSA Nicodemo, nato a Padova il 10.06.1996
- 10. PATANÉ Francesco, nato a Catania l’11.05.2004
- 11. SALAMANCA Simone, nato a Catania il 23.01.2002
- 12. SCUDERI Gioele, nato a Catania il 10.09.2000
- 13. GAMBERO Giuseppe, nato a Catania il 13.3.2001