Tutti a processo per omicidio colposo per l’infortunio mortale avvenuto il 5 maggio 1921 alla Bandera di Busto che ha provocato la morte di un operaio.
Processo per omicidio colposo per la morte di Christian Martinelli
Gli inquirenti hanno chiuso le indagini con la richiesta di rinvio a processo per omicidio colposo a carico dei sette indagati.
I vertici dell’azienda e i responsabili della sicurezza compariranno davanti al GUP del tribunale di Busto Arsizio il prossimo 15 novembre.
L’incidente mortale era avvenuto il 5 maggio del 2021 mentre Christian Martinelli stava lavorando su una alesatrice.
La macchina gli aveva incastrato un braccio nell’ingranaggio, trascinandolo fino alla schiena provocandogli una gravissima emorragia.
Le indagini hanno evidenziato il nesso causale tra l’infortunio, che ha causato la forte emorragia, e il decesso.
Christian Martinelli era un dipendente esperto e stava utilizzando una macchina che ben conosceva.
I colleghi avevano lanciato immediatamente l’allarme e sul posto erano intervenuti i soccorsi del 118 con un’automedica e l’elisoccorso.
Il Martinelli,però, era andato in arresto cardiaco per la gravità dei traumi subiti e una volta arrivato in elicottero all’ospedale di Legnano morì.
L’uomo abitava a Sesto Calende era sposato con Sara e aveva due figlie di 7 e 8 anni.
Gli indagati hanno già risarcito la famiglia
Nel frattempo gli indagati hanno già risarcito la famiglia di Martinelli che quindi non si costituirà parte civile nel procedimento.
La costruzioni meccaniche Luigi Bandera è leader mondiale nella progettazione e produzione di linee per l’estrusione di materie plastiche e per il packaging & converting.
L’azienda è pioniere nel settore dell’estrusione e il fondatore Luigi Bandera realizzò il primo estrusore a vite durante la seconda guerra mondiale.
La prima macchina aveva una vite di 60 centimetri che serviva per produrre tubi e profili in PVC e fu veramente un manufatto rivoluzionario per quell’epoca.
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