Palazzi della Regione illuminati di arancione per gli ostaggi uccisi
I palazzi della Regione Lombardia si sono illuminati di arancione in memoria degli ostaggi uccisi in prigionia.
Il presidente Attilio Fontana ha accolto la richiesta dell’Associazione Pro Israele per onorare le vittime e chiedere la restituzione delle salme dei due bambini, Ariel e Kfir.
Un gesto di solidarietà senza riflessioni politiche
Il presidente Fontana ha dichiarato di aver aderito senza esitazione alla richiesta, sottolineando che una preghiera per gli ostaggi uccisi non richiede alcuna riflessione politica. L’iniziativa ha voluto esprimere vicinanza alle famiglie colpite dalla tragedia.
Il significato dell’illuminazione arancione
L’illuminazione dei palazzi della Regione Lombardia in arancione ha un valore simbolico. Questo colore è stato scelto per rappresentare il ricordo degli ostaggi uccisi e per chiedere il rispetto della dignità umana. Il gesto si inserisce in un contesto più ampio di mobilitazione internazionale per la restituzione delle salme.
Palazzo Lombardia e Palazzo Pirelli uniti nel ricordo
I principali edifici istituzionali della Regione Lombardia, Palazzo Lombardia e Palazzo Pirelli, hanno aderito all’iniziativa. L’illuminazione speciale è stata visibile nella notte, attirando l’attenzione dei cittadini e delle istituzioni.
Il sostegno della Regione alle vittime
La Regione Lombardia ha voluto ribadire il proprio impegno nel sostenere le vittime di atti di violenza e le loro famiglie. Il presidente Attilio Fontana ha espresso il dolore della comunità lombarda per gli ostaggi uccisi, sottolineando che il ricordo e la solidarietà devono essere al di sopra di ogni divisione politica.
Un messaggio di speranza e giustizia
L’illuminazione in arancione dei palazzi della Regione non è solo un atto simbolico, ma un messaggio di speranza e giustizia. La Lombardia si unisce al dolore delle famiglie e chiede che i diritti umani vengano rispettati in ogni situazione.
L’iniziativa ha ricevuto ampio sostegno e ha acceso i riflettori sulla necessità di proteggere i più deboli, ricordando che gli ostaggi uccisi meritano giustizia e rispetto.