I pazienti che soffrono di alcune malattie gravi o anche croniche hanno bisogno dei cosiddetti farmaci salvavita. In Italia, questi farmaci, dopo essere stati approvati dall’Aifa, sono coperti dal sistema sanitario nazionale dato che sono necessari alla sopravvivenza del paziente.
Ministero della salute: ecco l’elenco dei farmaci salvavita
Tra i farmaci salvavita più utilizzati troviamo sicuramente l’insulina, indispensabile per i diabetici o anche l’adrenalina auto-iniettabile. Sono farmaci diffusi ormai in tutto il mondo e sono relativamente poco costosi. Alcuni di questi farmaci però, sono in realtà molto costosi. Ad esempio, lo zolgensma, usato per dell’atrofia muscolare spinale, è particolarmente costoso e non tutti possono arrivare ad averlo, come ad esempio è il caso di Federico Musciacchio, il bambino di Taranto che è riuscito ad avere questo farmaco con una raccolta fondi, che ha permesso di acquistarlo.
Il costo è di circa due milioni di euro ed è considerato uno dei farmaci più costosi al mondo. Se in questo caso, si tratta di un farmaco che bisogna prendere una sola volta, ne esistono altri, sempre per tale malattia, che hanno un costo più abbordabile, di circa 200/300 mila euro, che però deve essere assunto per tutta la vita.
Un altro farmaco salvavita molto costoso è lo Zokinvy, il quale è utilizzato per trattare la sindrome di Hutchinson-Gilford o Progeria, in generale bei bambini affetti da sindromi progeroidi, ovvero una delle malattie genetiche ultra-rare che causano un invecchiamento precoce e morte. Il dosaggio del farmaco è diverso in base dall’età e dalla superficie corporea, ma ad esempio per un paziente che ne assume quattro da 50 mg al giorno, il costo è circa 1.08 milioni di dollari all’anno.
Tra i farmaci più venduti salvavita ci sono quelli per le terapie oncologiche. Ad esempio possiamo trovare Opdivo, Keytruda e Imbruvica. Quest’ultimo all’inizio costava circa 100 mila euro all’anno per paziente.
Ci sono poi terapie oncologiche innovative, come le Car-T, che vanno a modificare geneticamente alcune cellule del sistema immunitario dei pazienti ovvero i linfociti T.
In Europa, i farmaci salvavita, Kymriah e Yescarta sono stati autorizzati solo nel 2018 per la cura di tumori del sangue, quando i trattamenti standard non funzionano e sono inefficaci. In questo caso, si parla di un trattamento singolo che va a toccare anche i 330 mila euro a paziente, ma che spesso risulta essere risolutivo.
Per finire, possiamo citare il Kalydeco e il Orkambi, ovvero i farmaci salvavita per la cura della fibrosi cistica. Si tratta della malattia genetica grave più diffusa, la quale conta circa 200 nuovi casi ogni anno in Italia. Questi farmaci invece hanno un costo che varia intorno ai 200 mila euro all’anno per paziente. C’è però da dire che ovviamente, in Italia, tali farmaci sono sempre coperti dal Sistema Sanitario Nazionale.
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