Buccia di pomodoro, il concorso indetto dall’Università Statale di Milano con Fondazione Cariplo per pubblicizzare un lavoro di ricerca denominato “CutToPro”
Il concorso è dedicato a trasformare il rifiuto agro-alimentare in risorsa.
Da semplice rifiuto agro-alimentare, può essere infatti sfruttata per creare sacchetti e imballaggi in bioplastica a risorsa.
E anche per i rivestimenti anticorrosione dei metalli e di numerosi dispositivi medici, come mascherine e cerotti.
Un mondo di opportunità di riciclo che l’Università Statale di Milano
l’Università Statale di Milano assieme ad alcuni partner accademici di prestigio, analizzerà all’interno di un percorso scientifico
Il percorso che metterà al centro processi e tecnologie ispirati alla cosiddetta chimica verde.
il logo dell’intero progetto porterà la firma di Aurora Soragna
Chi è Aurora?
E’ una studentessa di quarta superiore all’Istituto tecnico di Grafica e Comunicazione Olga Fiorini di Busto Arsizio.
È stata lei ad aggiudicarsi il concorso “Buccia di pomodoro, oltre il rifiuto… c’è di più”, promosso dall’ateneo milanese con il finanziamento di Fondazione Cariplo
L’obiettivo? Dare un marchio accattivante e riconoscibile a “CutToPro”.
La sigla nella quale si racchiude il nome esteso del lavoro di studio “Cutin from Tomato-peel waste: green source for plurality of engineered polymer Products”.
Cinzia Rossi, insegnante di progettazione multimediale che ha curato lo sviluppo del progetto assieme alla collega Chiara Guaita:
«Non è la prima volta che i nostri studenti primeggiano in qualche gara e siamo soddisfatti che il loro talento e la loro preparazione vengano riconosciute in contesti prestigiosi».