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    Sequestrati 48 milioni a Esselunga
    Dalle indagini sarebbe emerso l’utilizzo di fatture inesistenti per un ammontare complessivo di oltre 221 milioni di euro

    Sequestrati 48 milioni a Esselunga

    0
    By Sbardella on 23 Giugno 2023 Commercio, Consumatori, Cronaca, Economia, In evidenza, Lavoro, Primo piano, Territorio
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    La Guardia di Finanza ha sequestrati preventivamente quasi 48 milioni di euro all’Esselunga per una complessa frode fiscale conseguente ad una  somministrazione illecita di manodopera.

    Sequestrati 48 milioni a Esselunga

    Dalle indagini della Procura di Milano è emersa una frode fiscale in seguito alla quale sono stati sequestrati , quasi 48 milioni a Esselunga.

    La Procura di Milano ha accertato un sistematico sfruttamento dei lavoratori con conseguenti ingentissimi danni all’erario. Al centro delle indagini del PM Paolo Storari ci sarebbe una presunta somministrazione illecita di manodopera. Secondo la Procura i comportamenti fraudolenti della catena di supermercati sarebbero durati parecchi anni. E’ stato il Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf ad effettuare il sequestro di 47,8 milioni di euro a carico di Esselunga.

    Gli indagati

    La procura ha indagato l’ex direttore finanziario della grande catena di supermercati Stefano Ciolli e quello attuale Albino Rocca. Inoltre ha indagato anche l’azienda stessa per la responsabilità amministrativa degli enti. Gli indagati avrebbero realizzato una complessa frode fiscale utilizzando fatture per operazioni giuridicamente inesistenti. inoltre avrebbero stipulato finti contratti di appalto per la somministrazione di manodopera. Da parte sua la società ribatte di avere sempre operato nel rispetto della legalità.

    Il sequestro

    I finanzieri del Comando Provinciale di Milano hanno eseguito il decreto di sequestro preventivo d’urgenza emesso dalla Procura della Repubblica di Milano. L’importo complessivo del sequestro nei confronti di Esselunga è di 47.765.684,45 euro. 

    Le indagini

    Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano in collaborazione col Settore Contrasto Illeciti dell’Agenzia delle Entrate hanno eseguito le indagini riguardanti la somministrazione illecita di manodopera. Dalle indagini sarebbe emerso l’utilizzo di fatture inesistenti per un ammontare complessivo di oltre 221 milioni di euro con un’evasione IVA superiore a 47 milioni. La frode sarebbe durata dal 2016 al 2022. Gli inquirenti hanno ricostruito tutti i passaggi della complessa frode indicando tutte le presunte fatture false emesse, elencando le società e i consorzi che avrebbero partecipato. Le fatture riguarderebbero le forniture dei lavoratori della logistica (trasporto merci e gestioni magazzino). La Procura contesta alla Esselunga di essere priva di strutture idonee a selezionare i fornitori dei servizi di logistica per evitare quelli che praticano comportamenti illeciti.

    Un sistema diffuso

    Il PM Paolo Storari aveva già rilevato in altre indagini il sistema con il quale alcune grandi aziende ottengono costi competitivi appaltando manodopera da cooperative. Dette cooperative o società di somministrazione di manodopera nascono e muoiono in breve tempo. La procura di Milano si è interessata anche di altre aziende che avrebbero utilizzato le stesse pratiche illecite.

     

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