A Bodio Lomnago si è riunito il Consiglio Nazionale Unione Italiana Vini, “La viticoltura porta vita” ha detto il presidente Lamberto Frescobaldi.
La viticoltura porta vita
Al Consiglio Nazionale di UIV ospitato a Bodio dal Gruppo Crealis Frescobaldi ha sostenuto che “La viticoltura porta vita. Salvare il vigneto significa ripopolare le zone”.
“Togliere il vigneto significa tornare all’abbandono, le aree interne del Paese ne sono un esempio vivente. Chiediamo quindi che un eventuale piano di abbandono dei vigneti possa essere considerato a condizione che siano esclusi i vigneti delle aree collinari e montane. Così come quelli che hanno già beneficiato di aiuti alla ristrutturazione e riconversione” ha continuato il Presidente di UIV.
Consiglio Nazionale UIV
Il Consiglio nazionale di Unione italiana Vini (Uiv), ospitato nello stabilimento del Gruppo Crealis, ha affrontato il tema delle estirpazioni per far fronte all’aumento delle giacenze.
“I premi per gli espianti garantiti dall’Europa una quindicina di anni fa – ha proseguito Frescobaldi – Oltre ad essere costati circa 3 miliardi di euro e ad aver dato una risposta solo temporanea al problema della sovrapproduzione, hanno favorito un progressivo spostamento delle vigne in pianura” lo spostamento , in poco più di 20 anni, è passato dal 30% al 50% del totale coltivato a vite in Italia.
Presenze istituzionali
Il Consiglio nazionale, che è iniziato con una cena, a cui ha presenziato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti ha concluso i lavori con un messaggio di saluto. Il Ministro ha poi fatto il punto sull’attualità del comparto, dalla Ocm promozione ai dealcolati e al tema vino e salute, a partire dalla discussione a Bruxelles sull’introduzione in Belgio di nuovi health warning, fino alle attività di Wine in Moderation (Wim) per la promozione di un consumo consapevole.
Associazione Italiana Vini
L’associazione di settore rappresenta più di 150.000 viticoltori. Secondo la posizione condivisa dal Consiglio, è contraria a utilizzare i fondi Pns per finanziare eventuali nuove sovvenzioni all’abbandono del vigneto. Inoltre richiede in ogni caso di considerare il tema solo dopo che il ministero competente avrà elaborato un piano specifico.
Gruppo Crealis
Il Gruppo Crealis è una azienda guida nella creazione di soluzioni per il mondo del vino, degli alcolici, dell’olio e dell’aceto. L’azienda è nata nel 1957 a Bodio Lomnago (VA) e oggi riunisce 8 marchi specializzati in questo settore. I marchi del gruppo hanno sede in Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Stati Uniti e Cina. Il Gruppo Crealis è impegnato nella sostenibilità e nello sviluppo di materiali innovativi.
OCM
Le Organizzazioni Comuni dei Mercati Agricoli (OCM) sono state create nel contesto iniziale della Politica Agricola Comune (PAC). In origine le OCM avrebbero dovuto gestire la produzione e il commercio della maggior parte del settore agricolo dell’Unione. Il loro scopo era quello di garantire un reddito costante agli agricoltori e un approvvigionamento continuo ai consumatori europei. Nel 2007 è stata istituita un’organizzazione comune dei mercati agricoli unica al fine di sostituire le 21 OCM esistenti, ognuna con le proprie norme. L’articolo 40 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea consolida l’istituzione delle OCM.
Nel 2013 la Comunità le ha ulteriormente riformate. Gli scopi principali del nuovo regolamento OCM sono
- fornire una rete di sicurezza per i mercati agricoli attraverso l’utilizzo di strumenti di sostegno al mercato, misure eccezionali e regimi di aiuto per alcuni settori (in particolare frutta e verdura e vino);
- incoraggiare la cooperazione tra produttori attraverso le organizzazioni di produttori e norme specifiche in materia di concorrenza; e
- stabilire norme di commercializzazione per alcuni prodotti.
I dealcolati
E’ stata l’azienda italiana Princess Srl, guidata dal talento di Michele Tait, che ha introdotto sul mercato il primo vino “analcolico” italiano. La definizione, però, è tecnicamente imprecisa. Inizialmente era un vino di gradazione alcolica ridotta a meno del 1,2%. Nel 2013 il processo è stato perfezionato raggiungendo un contenuto alcolico dello 0,0%. Da quel momento il vino analcolico è diventato una realtà.
Ma è corretto chiamarlo ancora vino? Per definizione il vino è una bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione del frutto della vite, le uve di Vitis vinifera, o del mosto. Quindi non è giusto usare il termine vino in assenza di alcol. La moda, però, si è appropriata del termine per motivi esclusivamente commerciali. La definizione esatta sarebbe, infatti, bevanda senza alcol (analcolica appunto) a base di vino dealcolato.
Bodio Lomnago 24 aprile 2024