La Procura di Napoli ha coordinato un’indagine del Nucleo di Polizia Economico- Finanziaria di Varese su falsi crediti IVA
Falsi crediti IVA
L’indagine ha individuato un complesso meccanismo per creare falsi crediti IVA e ha portato al sequestro di 52 milioni di euro.
I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Varese hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli.
La Procura della Repubblica di Napoli aveva richiesto l’emissione del provvedimento al termine di un’indagine su una associazione per delinquere dedita a reati di natura tributaria.
Il meccanismo della frode si basava sull’emissione di fatture false utilizzando prestanome, società cartiere e professionisti compiacenti.
Lo scopo della frode era quello di creare crediti IVA fittizi da utilizzare per effettuare successivamente compensazioni tributarie evadendo le imposte.
Il gruppo indagato era abilissimo nel falsificare documenti di qualsiasi genere per creare la documentazione necessaria a rendere verosimili i crediti.
Gli indagati poi cedevano i falsi crediti di IVA così creati alimentare il mercato fraudolento degli stessi.
L’indagine
L’indagine ha riguardato tutto il territorio nazionale e ha individuato professionisti compiacenti (commercialisti, revisori contabili, ragionieri, consulenti del lavoro ed ingegneri).
Durante le indagini i finanzieri hanno anche avviato verifiche fiscali nei confronti delle principali società coinvolte negli illeciti rilevando una estesa evasione.
In particolare hanno rilevato evasione di IVA per oltre 40 milioni di euro derivata dalla creazione di falsi crediti IVA, emissione di fatture false e presentazione di dichiarazioni fraudolente.
Hanno anche rilevato l’evasione di imposte sui redditi e IRAP derivate da 42 milioni di ricavi non dichiarati e costi indebitamente dedotti.
Il GIP di Napoli ha emesso il decreto di sequestro preventivo per equivalente di denaro e beni, fino alla concorrenza dell’importo della frode.
Le fiamme gialle hanno controllato 39 persone fisiche e 30 società intestatarie di 640 conti correnti sui
quali sono in corso le operazioni di sequestro dei saldi attivi.
La Guardia di finanza ha, inoltre, sequestrati 52 immobili ubicati in diverse regioni d’Italia e 25 automobili.
Attualmente sono 65 le persone indagate, a vario titolo, di numerosi reati tributari, emersi nel corso delle indagini.