61 siti oscurati dai NAS in seguito all’incessante monitoraggio dell’offerta di vendita sul web di medicinali, condotta dai NAS.
61 siti oscurati dai NAS
L’operazione che ha oscurato 61 siti è stata effettuata di concerto con il Ministero della Salute e volta al contrasto dei traffici illeciti connessi con la diffusione dell’epidemia di COVID-19.
Il mercato virtuale dei farmaci è continuato anche dopo la cessazione dello stato di emergenza e la progressiva riduzione delle misure emergenziali.
La rete si conferma un’importante fonte di commercio e approvvigionamento di farmaci a uso umano, molto spesso non autorizzati.
I testi pubblicitari che accompagnano i prodotti reclamizzati in rete sono accattivanti e promettono proprietà in grado di prevenire e curare diverse patologie.
Già in precedenti controlli era emerso che l’offerta è particolarmente attiva sulla parte “in chiaro” della rete e indicizzata a un pubblico indiscriminato di utenti.
I venditori utilizzano siti collocati su server esteri, prevalentemente in area extra UE, e con riferimenti che rendono difficile la individuazione dei di gestori.
Pattugliamento della rete
L’attività di pattugliamento della rete condotta nel 2022 ha portato i militari del Reparto Operativo a eseguire, in totale, 61 oscuramenti.
Sono state le competenti Direzioni Generali del Ministero della Salute ad emettere i provvedimenti di oscuramento nei confronti dei siti internet.
I provvedimenti sono diretti a siti attivi e raggiungibili anche dall’Italia, che offrivano all’utenza diverse tipologie di medicinali e vari prodotti in violazione delle vigenti disposizioni.
Alcuni medicinali venduti erano soggetti a obbligo di prescrizione quindi vendibili solo in farmacia.
Altri riguardavano il trattamento della disfunzione erettile o utilizzabili nell’ambito di terapie ormonali.
Siti oscurati
Inoltre sui siti oscurati erano offerti medicinali correlati alla cura del COVID-19, a base di principi attivi soggetti a particolari restrizioni d’uso.
In alcuni farmaci i militari hanno rilevato la presenza di ivermectina il cui utilizzo per la prevenzione o il trattamento di COVID-19 fortemente sconsigliata dall’EMA.
Tra i medicinali soggetti a prescrizione obbligatoria e presentati sui siti oscurati ci sono anche alcuni a base di ioduro di potassio, indicati in casi di carenza di iodio.
Altri contengono tossina botulinica utilizzabile solo sotto controllo di personale sanitario.
I siti offrivano anche dispositivi medici iniettabili per via sottocutanea a base di acido ialuronico, anch’essi devoluti all’esclusivo impiego da parte di sanitari.
L’attività dei NAS è stata estesa a ulteriori siti web che offrivano in vendita e pubblicizzavano illegalmente vari prodotti cosmetici con etichettatura irregolare.
Le recenti modifiche normative hanno permesso per questi ultimi provvedimenti di oscuramento ministeriali analoghi a quelli emessi per i medicinali a uso umano.
Altri interventi di oscuramento hanno riguardato i siti connessi con l’illecita offerta in rete di medicinali veterinari.
Ancora una volta le autorità invitano i cittadini a diffidare delle offerte in rete di medicinali e prodotti non autorizzati o di dubbia provenienza.
Gli incauti acquisti possono causare gravi rischi per la salute.
La vendita in rete di farmaci soggetti a obbligo di prescrizione è assolutamente vietata.
Comunque è sempre opportuno verificare la presenza del previsto logo identificativo nazionale.
Quando si clicca su quel logo si viene rimandati alla pagina web del sito internet del Ministero della Salute contenente i dati relativi all’autorizzazione.