Parabiago– Nerviano “Madonna di Dio ‘l Sa” , posizioni distanti
Madonna di Dio ‘l Sa: Parabiago boccia la proposta viabilistica di Nerviano e avanza un nuovo accordo di programma
Madonna di Dio ‘l Sa torna al centro del dibattito tra i Comuni di Parabiago e Nerviano.
La viabilità attorno al santuario è da tempo una questione aperta.
L’Amministrazione comunale di Parabiago ha respinto la proposta di modifica avanzata da Nerviano.
Al tempo stesso ha presentato una nuova idea, più strutturata, che punta a un accordo di programma condiviso.
—
La posizione di Parabiago
Il Comune di Parabiago ha analizzato con attenzione la proposta di Nerviano.
Dopo gli incontri istituzionali del 23 ottobre e del 14 novembre, la decisione è stata chiara.
La proposta non può essere accolta.
Il documento inviato da Nerviano non era accompagnato da uno studio viabilistico approfondito.
Mancava un’analisi tecnica capace di mostrare l’impatto dei nuovi flussi di traffico sul territorio parabiaghese.
Per Parabiago, questo è un limite insuperabile.
—
Perché serve uno studio tecnico
Un progetto di viabilità non può basarsi solo su ipotesi.
Occorre un’analisi dettagliata.
Bisogna valutare la sostenibilità, la sicurezza stradale e la vivibilità dei residenti.
È necessario capire come i nuovi flussi incidano sugli assi di collegamento principali della città.
La proposta di Nerviano non garantiva queste certezze.
Inoltre, non risolveva le criticità legate al santuario.
Il traffico sarebbe comunque rimasto vicino al complesso monumentale.
La protezione del sito storico non sarebbe stata reale.
—
La soluzione proposta da Parabiago
Parabiago ribadisce la sua linea.
L’unica soluzione è la chiusura al traffico del tratto di via Cesare Battisti.
Il segmento interessato è quello tra via Kennedy e via Salvo D’Acquisto.
La chiusura deve essere accompagnata dalla creazione di un bypass alternativo.
Questo nuovo tracciato accoglierebbe i flussi veicolari oggi gravitanti sull’area.
In questo modo si garantirebbe sicurezza e tutela del santuario.
—
Un progetto che valorizza il santuario
Lo schema progettuale è già stato condiviso negli incontri.
Prevede l’eliminazione della strada a ridosso del santuario.
Al suo posto verrebbe creato un percorso alternativo.
L’intervento restituirebbe l’antica cappellina campestre al suo contesto originario.
Il sito verrebbe reinserito in un ambiente coerente con i valori naturalistici e paesaggistici del Parco dei Mulini.
La rimozione del manto asfaltato è un punto centrale.
Al suo posto verrebbe realizzato un percorso ciclo-pedonale sterrato.
Questo garantirebbe l’integrità storica del luogo.
Inoltre, valorizzerebbe l’identità rurale e l’armonia con il paesaggio fluviale e agricolo circostante.
—
Accordo di programma tra i Comuni
Per favorire una progettazione condivisa, Parabiago propone un accordo di programma.
Lo strumento è previsto dall’articolo 34 del T.U.E.L.
L’accordo dovrebbe definire tempi certi, modalità di realizzazione e fasi di progettazione congiunta.
Un altro punto chiave è il cofinanziamento.
I criteri dovranno garantire equilibrio e trasparenza tra i due Comuni.
Solo così si potrà arrivare a una collaborazione concreta.
—
Le parole del Sindaco Cucchi
Il Sindaco di Parabiago, Raffaele Cucchi, ha espresso con decisione la sua posizione.
Ha ricordato che il Santuario della Madonna di Dio ‘l Sa non è solo un luogo di culto.
È un patrimonio storico, culturale e paesaggistico.
Merita una tutela piena e non negoziabile.
Secondo Cucchi, la risoluzione delle criticità richiede analisi approfondite.
Serve protezione del monumento.
Serve una viabilità sicura e sostenibile.
Il Sindaco ha ribadito la disponibilità a ragionare insieme a Nerviano.
La proposta è quella di un accordo di programma serio e concreto.
L’obiettivo è una soluzione definitiva nell’interesse del territorio e della sua storia.
—
Il valore del Santuario Madonna di Dio ‘l Sa
Il santuario è un simbolo per la comunità.
La sua origine campestre lo lega alla tradizione rurale del territorio.
La vicinanza al Parco dei Mulini lo rende parte integrante di un paesaggio naturale di pregio.
La tutela del santuario non riguarda solo la religione.
Riguarda la memoria storica.
Riguarda l’identità culturale.
Riguarda la valorizzazione del paesaggio.
—
Viabilità e sicurezza stradale
La questione viabilistica non è secondaria.
Il traffico veicolare incide sulla sicurezza dei cittadini.
Incide sulla qualità della vita dei residenti.
Incide sulla fruizione del patrimonio storico.
La proposta di Parabiago mira a ridurre i rischi.
Chiudere la strada significa eliminare il passaggio di auto vicino al santuario.
Creare un bypass significa garantire scorrevolezza e ordine nei flussi di traffico.
—
Un progetto con ricadute positive
La trasformazione della viabilità avrebbe effetti positivi. Restituirebbe al santuario un contesto più autentico.
Favorirebbe la mobilità dolce, con percorsi ciclo-pedonali. Ridurrebbe l’impatto ambientale.
Il progetto si inserisce in una visione più ampia. Quella di un territorio che valorizza i suoi beni storici e naturali.
Quella di una città che mette al centro la sicurezza e la vivibilità.
—
Collaborazione istituzionale
La proposta di Parabiago non è chiusura. È apertura a un confronto serio. L’accordo di programma è lo strumento giusto per garantire collaborazione.
La trasparenza e la condivisione sono fondamentali. Solo con un percorso comune si può arrivare a una soluzione definitiva.
Il dialogo tra i Comuni è la chiave per superare le criticità.
—
Conclusioni
La vicenda della Madonna di Dio ‘l Sa mostra quanto sia importante unire tutela e viabilità.
Parabiago ha scelto una linea chiara.
Proteggere il santuario.
Garantire sicurezza stradale.
Valorizzare il paesaggio.
La proposta di Nerviano non ha convinto.
Mancava di analisi tecnica e di soluzioni concrete.
Parabiago ha quindi rilanciato con un progetto più strutturato.
Un progetto che punta a un accordo di programma condiviso.
Il futuro del santuario dipenderà dalla capacità dei Comuni di collaborare.
La sfida è trovare un equilibrio tra mobilità e tutela del patrimonio.
Un equilibrio che restituisca al santuario il suo valore originario.
—







