Alfonso Greco segretario per la Lombardia del SAPPE ha diffuso la notizia di un ennesimo sequestro di droga al Beccaria.
La droga al Beccaria
Secondo il SAPPE il personale del carcere avrebbe fermato un operatore, impiegato in attività educative, che cercava di introdurre 90 grammi di droga al Beccaria.
L’operatore si occupava di attività trattamentali e rieducative per i detenuti del carcere milanese. Il suo atteggiamento ed i suoi comportamenti avevano insospettito i poliziotti penitenziari, che lo hanno perquisito e lo hanno trovato con della droga addosso.
Alfonso Greco
Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria ha diffuso la notizia per voce del segretario della Lombardia Alfonso Greco: “E’ di ieri la notizia del rinvenimento di 90 g circa di sostanza stupefacente di tipo hashish introdotta da un operatore del Beccaria. Era già da diverso tempo che il personale di polizia penitenziaria aveva notato atteggiamenti sospetti da parte di questo soggetto. Attraverso un’accurata indagine da parte sempre del personale del Beccaria è stato fermato all’ingresso l’operatore in questione e gli è stata rinvenuta la sostanza stupefacente”.
Greco ha spiegato che: “ancora una volta il personale di polizia penitenziaria del Beccaria ha dimostrato la sua professionalità nonostante le condizioni di lavoro sempre più stressogene. Pertanto, plauso del Sappe a tutto il personale di polizia penitenziaria del Beccaria di Milano che ancora una volta ha evitato l’introduzione di sostanze stupefacenti all’interno della struttura minorile”.
Donato Capece
Per Donato Capece, segretario generale del SAPPE, “questo ennesimo rinvenimento di stupefacente destinato a detenuti, scoperto e sequestrato in tempo dall’alto livello di professionalità e attenzione dei Baschi Azzurri del carcere minorile Cesare Beccaria di Milano, a cui vanno le nostre attestazioni di stima e apprezzamento, evidenzia una volta di più come sia reale e costante il serio pericolo che vi sia chi tenti di introdurre illecitamente sostanze stupefacenti in carcere.”
“Ogni giorno la Polizia Penitenziaria porta avanti una battaglia silenziosa per evitare che dentro le carceri italiane si diffonda uno spaccio sempre più capillare e drammatico, stante anche l’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti. L’hashish, la cocaina, l’eroina, la marijuana e il subutex – una droga sintetica che viene utilizzata anche presso il SERT per chi è in trattamento – sono quelle che più diffuse e sequestrate dai Baschi Azzurri.”
“Ovvio che l’azione di contrasto, diffusione e consumo di droga in carcere vede l’impegno prezioso della Polizia penitenziaria, che per questo si avvale anche delle proprie Unità Cinofile. – ha continuato Capece- Questo fa comprendere come l’attività di intelligence e di controllo del carcere da parte della Polizia Penitenziaria diviene fondamentale. Questo deve convincere sempre più sull’importanza da dedicare all’aggiornamento professionale dei poliziotti penitenziari, come ad esempio le attività finalizzate a prevenire i tentativi di introduzione di droga in carcere, proprio in materia di contrasto all’uso ed al commercio di stupefacenti”.
Capece “punta il dito” sulla presenza di detenuti maggiorenni in carceri per minori e denuncia: “Avevamo detto che era un errore l’innalzamento dell’età dei presenti nelle carceri minorili: oggi, infatti, possono starci anche donne e uomini di 25 anni. Una decisione politica incomprensibile: da quando sono stati assegnati detenuti adulti, per effetto della legge 11 agosto 2014, n.117, questi maggiorenni si comportano con il personale di Polizia e con alcuni minorenni ristretti con prepotenza e arroganza, caratterizzando negativamente la quotidianità penitenziaria. E la loro ascendenza criminale condiziona tanti giovani, che li vedono quasi come dei miti”.
La droga al Beccaria lanciata dall’esterno
Nello scorso giugno in una sola giornata ci sono stati tre diversi ritrovamenti di sostanze stupefacenti lanciate all’interno del campo sportivo del carcere. All’Istituto Penale per Minorenni ‘Cesare Beccaria’ di Milano la droga viene lanciata dall’esterno con l’ausilio di calzini e sassi. Ma nella settimana precedente il personale di polizia ne aveva scoperto almeno altri sei. A giugno all’organico del personale di sorveglianza del Beccaria su 102 operatori previsti ne mancavano 43.
Negli ultimi mesi il Beccaria è stato al centro di numerosi episodi di cronaca. Evasioni, rivolte, sequestri di droga e cellulari hanno fatto tenere gli occhi puntati sul carcere minorile di Milano. Inoltre ha fatto molto rumore anche l’inchiesta della Procura di Milano su presunti maltrattamenti e torture nella struttura. Lo scorso 22 aprile ha causato l’arresto di 13 agenti di polizia penitenziaria e le sospensioni di otto loro colleghi.
Milano 14 agosto 2024