Operazione antimafia nel Vibonese: 81 arresti, numerosi reati e ritrovamento di armi
Operazione antimafia. I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 81 persone, ritenute responsabili di:
associazione mafiosa, omicidio, scambio elettorale politico mafioso, violazione della normativa sulle armi, traffico di stupefacenti;
corruzione, estorsione, ricettazione, turbata libertà di incanti, illecita concorrenza con minaccia o violenza, trasferimento fraudolento di valori
truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e altri reati, tutti aggravati dal “metodo mafioso”.
L’indagine, convenzionalmente denominata “Maestrale-Carthago”, ha consentito di ricostruire le dinamiche, i collegamenti.
E gli interessi imprenditoriali delle consorterie mafiose nella provincia vibonese.
In particolare, le indagini hanno consentito di accertare che le cosche mafiose della provincia vibonese erano attive nel settore delle estorsioni.
E anche nell’ambito delle intimidazioni e dei danneggiamenti ai danni di aziende edili, imprese ed esercizi commerciali.
Le investigazioni hanno anche messo in luce i forti legami della criminalità organizzata con esponenti del mondo politico e della pubblica amministrazione.
Inoltre, con il supporto del Reparto Crimini Violenti del ROS e grazie alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, è stato possibile far luce sull’omicidio di Maria Chindamo.
Chindamo fu uccisa a Limbadi nel 2016.
Ai 61 fermati lo scorso 10 maggio, si aggiungono oggi altri 81 arresti.
Ecco alcuni dettagli degli arresti:
29 persone sono state arrestate in carcere, 52 ai domiciliari e 3 con obbligo di presentazione alla P.G.
Tra gli arrestati figurano anche alcuni avvocati, ritenuti responsabili di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche nel settore dell’accoglienza dei migranti
e per concorso esterno in associazione mafiosa con numerose strutture mafiose della provincia.
Nel corso dell’attività i militari operanti hanno anche rinvenuto e sequestrato 1 fucile AK-47 Kalashnikov, 1 revolver, oltre 350 munizioni di vario calibro e la somma di 86.500 euro in contanti.
L’operazione “Maestrale-Carthago” è un duro colpo alla ‘ndrangheta nella provincia vibonese.
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