Il Tribunale di Como il 14 dicembre ha omologato il concordato preventivo per il Casinò di Campione con il parere favorevole dei commissari giudiziali
Concordato preventivo per il Casinò di Campione.
Lo studio legale internazionale DLA Piper ha prestato la sua assistenza nella procedura di Concordato preventivo per il Casinò di Campione
Il collegio del Tribunale di Como, composto dai giudici dott.ssa Paola Parlati, dott. Marco Mancini e dott. Giorgio Previte, ha omologato la procedura.
I commissari giudiziali, prof. Alessandro Danovi e avv. Gianluca Minniti avevano dato il loro parere favorevole.
Lo studio legale internazionale DLA Piper ha operato con un team multidisciplinare coordinato dai partner:
- Ugo Calò, head of financial services sector, per gli aspetti di strutturazione dell’operazione concordataria, coordinamento del processo di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale e per gli aspetti finanziari e corporate
- Alberto Angeloni (nella foto a sinistra)
- l’avvocato Raffaele Buono per gli aspetti di diritto concorsuale e civile
- gli avvocati Andrea Garofalo e Filippo Morini
- Giovanni Iaselli e Carlotta Benigni, che hanno assistito la società negli aspetti fiscali e nella transazione fiscale ex art. 182-ter, L.F.
- Giulio Coraggio, che ha assistito la società nelle questioni connesse alla normativa sui giochi d’azzardo e alla relativa contrattualistica con terze parti
- Fabrizio Morelli, per le tematiche di diritto del lavoro.
Gli studi Di Tolle Pilia & Associati e Ghislanzoni hanno prestato assistenza al Casinò nella procedura concorsuale e per aspetti giuslavoristici e di diritto amministrativo.
L’advisor Vitale-Zane & Co. ha elaborato un piano concordatario con un team guidato dai partner Stefano Zane e Nicola Boni.
Il dott. Stefano d’Amora ha rilasciato la relazione di veridicità dei dati aziendali e fattibilità del piano.
Mentre il dott. Francesco Carnevali ha redatto la perizia ex art. 160, comma 2, L.F.
La vicenda giudiziale
I creditori, a larghissima maggioranza, avevano già approvato la proposta concordataria omologata dal Tribunale di Como in seguito all’adunanza tenutasi lo scorso 19 settembre 2022.
Il decreto di omologa pone fine ad una travagliata e complessa vicenda giudiziaria al centro dell’attenzione mediatica.
Il Casinò è molto noto e riveste un ruolo rilevante nel tessuto economico-sociale dell’exclave di Campione d’Italia.
La società Casinò di Campione S.p.a. era stata dapprima dichiarata fallita dal Tribunale di Como con sentenza del 26 luglio 2018.
Il fallimento era stato successivamente revocato dalla Corte di Appello di Milano con sentenza poi confermata anche dalla Corte di Cassazione.
Solo allora la società, di proprietà del Comune di Campione d’Italia attualmente guidato dal Sindaco Roberto Canesi, ha potuto iniziare un virtuoso e importante percorso di risanamento aziendale e finanziario.
Percorso che ha portato all’omologa della proposta concordataria sotto la guida del C.d.A.
L’ing. Marco Ambrosini (amministratore delegato), la dott.ssa Rosa Erminia Cesari (presidente) e il prof. Carmine Garzia (consigliere) compongono il Consiglio di Amministrazione.
Il piano concordatario
Il piano del Casinò si propone di realizzare una provvista distribuibile derivante dai flussi finanziari conseguenti alla prosecuzione dell’attività di impresa ex art. 186-bis, L.F., attraverso l’esercizio diretto dell’attività di casa da gioco.
Tali flussi assicureranno la soddisfazione integrale dei creditori prededucibili e privilegiati, inclusi gli ex dipendenti (in parte riassunti) e i creditori pubblici.
L’esercizio diretto permetterà inoltre il pagamento del 50% del debito chirografario.
È inoltre prevista la possibilità di soddisfare fino al 100% i creditori chirografari oltre al pagamento totale del credito postergato vantato dal Comune di Campione.
Ciò sarà possibile attraverso l’assegnazione di un earn-out che incorpora diritti patrimoniali subordinati ad una migliore performance industriale.
Quindi, alla realizzazione di ricavi maggiori di quelli prudenzialmente stimati nel piano concordatario.