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    “Il mio impegno, in sinergia con i rappresentanti della Lega saronnese e con il governatore Attilio Fontana, è da sempre orientato al miglioramento dell’offerta di cura del presidio ospedaliero di Saronno. Lo dimostrano i fatti concreti facilmente riscontrabili nelle tante delibere di giunta regionale e non solo. I problemi ci sono stati ma li abbiamo sempre affrontati, mettendoci la faccia e continueremo a farlo anche nei prossimi cinque anni perché per noi non esistono territori di serie B, per noi esiste il bene comune”. Così Emanuele Monti, consigliere regionale e capolista della Lega alle elezioni regionali che in questa legislatura è stato Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali al Pirellone, accogliendo l’invito del Comitato per la salvaguardia e il rilancio dell’Ospedale di Saronno. “Se rivolgiamo uno sguardo al recente passato – spiega Emanuele Monti – possiamo affermare con serenità che la quasi totalità dei reparti di degenza, al netto di alcune interruzioni o ridimensionamenti temporanei legati alle fasi acute della pandemia, hanno mantenuto la loro attività. In particolare, nonostante le criticità negli organici medici evidenziatisi a partire dal 2020 (anestesisti) e continuati nel 2021 (pronto soccorso), l’attività chirurgica è stata ridotta solamente in termini di disponibilità di posti letto per l’avvio dei lavori di ristrutturazione del 7° padiglione verde. Le attività specialistiche presenti (urologia, otorinolaringoiatra e oculistica) da luglio 2020 hanno ripresto tutta la loro attività senza mai interromperla. L’ambito ginecologico (degenza, chirurgia e ambulatori) è stato, anche in questo caso, riaperto nel luglio 2020 e mai più interrotto. Lo stesso vale per l’ambito ostetrico e pediatrico per le attività ambulatoriali”. Sui lavori strutturali in corso, Monti ricorda: “Sono partiti o sono in programma per l’anno in corso numerosi interventi sulla struttura e sugli impianti che il presidio necessita da tempo”. Di seguito il dettaglio degli interventi in corso o in programma: - Adeguamenti normativa prevenzione incendi 2° e 3° lotto; - Adeguamenti strutturali e impiantistici come ristrutturazione Triage PS e messa in sicurezza rampa di accesso carraio dell’obitorio; - Ristrutturazione padiglione Marrone per separazione percorsi Pronto soccorso e degenze di terapia semintensiva; - Lavori di adeguamento antincendio - riqualificazione 1° piano e 5° piano padiglione Verde (psichiatria e pediatria); - Realizzazione impianto di Trigenerazione e revampig cogeneratore; - Acquisizione apparecchiature per il potenziamento delle terapie semintensive; - Acquisizione apparecchiature per il potenziamento del Pronto soccorso; - Fornitura arredi e attrezzature sanitarie occorrenti al nuovo reparto di Otorinolaringoiatra. “Nell’ottica del potenziamento delle strutture sanitarie territoriali per avvicinare ancora di più la sanità al cittadino – aggiunge - sono previste due case di comunità a Saronno (hub e spoke) di cui una è già stata inaugurata”. “Riguardo alle tecnologie e alle apparecchiature sono stati investiti circa 4 milioni di euro per potenziare la dotazione attuale con sistemi all’avanguardia come il nuovo acceleratore per la radioterapia. Molto importante anche l’investimento di 1,3 milioni di euro per la digitalizzazione del DEA saronnese” sottolinea. Infine, un accenno alla carenza del personale. “Da anni dobbiamo fare i conti con questo problema che, come è noto, deriva dalla scarsa programmazione fatta a livello nazionale dai governi di centrosinistra che hanno tagliato risorse importanti per la formazione di medici e infermieri. Ciononostante, per colmare queste carenze, nel solo biennio 2021/2022 l’ASST Valle Olona ha indetto complessivamente 67 concorsi”. “Ringrazio il Comitato per questi anni di collaborazione che hanno sicuramente portato risultati positivi per l’ospedale e per il territorio saronnese. Auspico che si possa continuare ad andare nella direzione intrapresa nonostante le tante difficoltà a partire dalla carenza di personale” conclude.

    Saronno, ASST Valle Olona e l’inchiesta sugli operatori dell’obitorio

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    By Redazione Valle Olona on 30 Novembre 2022 Comuni, Comunicati, In evidenza, Lombardia, Sanità, Saronno, Saronno-Tradate, Varese-Laghi
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    La ASST Valle Olona spiega la propria posizione in merito all’inchiesta in corso sugli operatori dell’obitorio di Saronno.

    “Completa fiducia nel lavoro della magistratura per gli accertamenti sulle responsabilità dei singoli dopo le indagini avviate da un esposto in procura della ASST Valle Olona. Questo a seguito di segnalazioni da parte del personale di Saronno.

    Azioni di isolati soggetti che, se confermate, consideriamo ingiustificabili, ma non possono prestarsi a generalizzazioni. Esse penalizzerebbero i tantissimi operatori sanitari che svolgono con onestà e passione il loro lavoro.

    La ASST Valle Olona ha avviato dallo scorso Agosto i provvedimenti necessari nel pieno rispetto delle indicazioni degli organi inquirenti.

    L’ASST Valle Olona, anche nel Presidio Ospedaliero di Saronno per le onoranze funebri, osserva e adempie a quanto previsto dalla normativa in materia di polizia mortuaria, stabilita a livello nazionale e regionale, con un regolamento aziendale specifico.

    Precisiamo, infine, che non abbiamo alcuna conoscenza degli elementi che possono avere coinvolto i due medici di medicina generale. Essi, peraltro, non hanno rapporto di dipendenza con la ASST Valle Olona”. Recita il comunicato diramato dalla ASST Valle Olona in merito all’inchiesta in corso sugli operatori dell’obitorio di Saronno.

    L’inchiesta sugli operatori dell’obitorio

    Soldi agli operatori dell’obitorio di Saronno in cambio di servizi cimiteriali, somme elargite da quattro aziende funebri che così si accaparravano clienti. E’ uno dei fatti contestati nell’inchiesta della procura della repubblica di Busto Arsizio per ipotesi di reato che vanno da corruzione di incaricato di pubblico servizio al peculato, dalla truffa al furto, al falso ideologico.

    Dei soggetti destinatari delle misure, uno è in carcere in custodia cautelare, uno ai domiciliari, a due è stato notificato il divieto di esercizio di professione medica. A quattro il divieto di esercitare l’attività di impresario funebre, a due la sospensione dall’esercizio delle mansioni di addetto all’obitorio con divieto di concludere contratti di lavoro con la pubblica amministrazione.

    Le indagini eseguite in provincia di Varese e in quella di Como dai carabinieri della compagnia di Saronno a seguito di alcune segnalazioni giunte dalla direzione sanitaria dell’ospedale nel novembre del 2020 in ordine a una somma di denaro ricevuta – a titolo non meglio precisato – da un addetto all’obitorio da parte di un impresario funebre del posto.

    Secondo la ricostruzione degli inquirenti è emerso che quattro titolari di onoranze funebri, disgiuntamente tra loro, elargivano somme di denaro in favore di alcuni dipendenti dell’obitorio dell’ospedale di Saronno. Così da «orientare i parenti dei defunti alla scelta dell’impresa cui affidare il servizio funebre, ottenere informazioni, effettuare trattamenti di vestizione e tanatocosmesi sulle salme quando non previsto, ostentare le salme ai congiunti anche quando queste risultavano positive al Covid-19, in violazione delle norme anti-contagio».

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    asst valle olona cronaca obitorio ospedale saronno
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    Redazione Valle Olona

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