Varese. Tavolo Unico Provinciale Lavoro sugli effetti della pandemia  

Cgil (Pizzo) ha chiesto una maggiore frequenza delle convocazioni del tavolo.

Varese. Tavolo Unico Provinciale Lavoro sugli effetti della pandemia  

Il Tavolo Unico Provinciale Lavoro analizza  gli effetti della pandemia  

sull’occupazione femminile

Ieri si è riunito il Tavolo Unico Provinciale del Lavoro, una sede di confronto tra la Provincia di Varese e le parti sociali in merito alle politiche del lavoro e presieduto dal Consigliere  provinciale con delega al lavoro Mattia Premazzi. 

Alla riunione ha preso parte la Consigliera di parità di nuova nomina, avv. Anna Danesi. Al primo punto all’ordine del giorno si è presentato e discusso un report statistico (*) predisposto da Camera di Commercio di Varese (Mazzarino, Provenzano) con informazioni sulla situazione economica e occupazionale della Provincia di Varese, che ha inteso evidenziare l’impatto a livello di genere. Gli effetti della pandemia sulla partecipazione al mercato del lavoro mostrano come le categorie più fragili (giovani, donne, stranieri) siano quelle maggiormente esposte alla crisi. In particolare, il tasso di occupazione femminile durante la pandemia è sceso al 57% con un gender gap di 17 punti rispetto ai livelli maschili. Quello che più colpisce da questa analisi sui dati territoriali è il fatto che su una perdita complessiva di posti di lavoro   pari a -9.457, ben -8.706 riguardino donne. Cresce anche l’effetto scoraggiamento e l’inattività. Le cause indicate sono tre: il fatto che le donne siano prevalentemente occupate nei settori più colpiti dalla crisi, che siano impiegate più spesso con contratti a termine o atipici e che siano più esposte a problemi di conciliazione. La CGIL (Pizzo) ha chiesto di approfondire il ruolo dello smart working. 

Nel seguito della riunione si è presentata la nuova convenzione quadro ex art 14 d. lgs 276/03 che permette alle aziende di assolvere all’obbligo di assunzione di persone disabili con particolari difficoltà attraverso la collaborazione con cooperative sociali di tipo B a cui assegnare una commessa di lavoro. Confapi (Bascialla) ha riferito di un recente evento organizzato con i loro associati per fare promozione alla nuova Convenzione. Univa (Marcora) ha evidenziato che la Convenzione quadro regionale non è stata ancora adottata in molte province lombarde. 

Quindi sono stati forniti aggiornamenti sul  Piano Provinciale Disabili e in particolare sul Masterplan 2020 che riguarderà interventi sugli anni 2021-2022. Regione ha predisposto per Provincia di Varese un finanziamento di euro 1.426.600, sostanzialmente sul livello degli anni precedenti. Univa (Accardo) ha chiesto chiarimenti su misure Post-Covid. Confcooperative (Montalbetti) ha richiesto l’istituzione di sottotavoli tematici per poter meglio programmare, monitorare e condividere l’avvio delle importanti misure contenute nel piano.

Inoltre, sono state fornite informazioni sull’attuazione del Reddito di cittadinanza nel territorio provinciale. I navigator verranno prorogati fino al 31/12/2021. La Provincia di Varese ha stipulato un accordo di collaborazione per la gestione integrata dei servizi con sei dei dodici ambiti territoriali, ovvero la rete dei comuni che ha il compito di coordinare i servizi sociali. 



Si è parlato anche del concorso regionale per il potenziamento dei Centri per l’impiego, della gestione della crisi aziendale Air Italy e dell’iniziativa molto ben riuscita Job Week, con servizi di orientamento e politiche attive del lavoro a favore dei giovani, organizzata con il Coordinamento Informagiovani e Informalavoro.

Cgil (Pizzo) ha chiesto una maggiore frequenza delle convocazioni del tavolo e l’istituzione di sottotavoli tematici per poter far fronte alla crisi occupazionale del territorio.