Varese. Riapertura delle scuole a settembre senza coinvolgimento

protesta degli Amici della Terra

Varese. Riapertura delle scuole a settembre senza coinvolgimento

Assessore ai Servizi Educativi del Comune di Varese

Oggetto: Riapertura delle scuole a settembre 2020 - Sua nota del 29 luglio u.s.. 

Egregio Assessore,

siamo contenti di quanto ci ha scritto. Il neo più grande della sua lettera è rappresentato dal fatto che, riguardo il traguardo in oggetto,  non siano stati coinvolti né gli enti che fanno parte del Terzo Settore (come siamo noi) e, neppure, le Confederazioni in grado di garantire una possibilità di lavoro quanto meno certa agli studenti. 

Siamo dell’idea che tutto il gruppo degli enti che sono iscritti all’interno del Registro Provinciale delle Associazioni di Volontariato andasse sentito. La fatica è quella di interessare gli enti inviando una semplice lettera (fax), dando un termine massimo per fornire il proprio parere.

Questo non viene mai fatto e si crede che metterlo in opera equivalga ad un appesantimento di una decisione che deve essere assunta. Spero comprenda, leggendo la nostra lettera, che questo è quanto non dovrebbe essere. 

Nessuno pensa di applicare la legislazione nazionale e comunitaria che sempre vorrebbe ci fosse quella interazione tra pubblico e privato, in grado di affinare e di rendere più produttiva una pubblica attività. 

Il timore che abbiamo è che il mondo della scuola sia troppo standardizzato e che occorra, in tal senso, sempre sentire il parere di altri che potrebbero aiutare a migliorare le sclerotiche decisioni dei “soliti noti”.

Guardando il telegiornale più volte si è ripetuta la notizia che è stato disegnato, secondo le regole imposte dalla pandemia, dal comitato tecnico istituito dal Governo nazionale, quello che è il banco tipo che dovrebbero avere tutte le scuole nazionali per iniziativa del Ministero alla Istruzione. Banco, che dovrebbe essere pronto e distribuito per l’apertura delle scuole. 

Riguardo il posizionamento degli studenti, il Comune di Varese ha già pensato efficacemente ad evitare che possano esistere delle classi scolastiche piccionaia? 

Il Sindaco di Varese si è incontrato con il Presidente della Provincia per quello che riguarda i bisogni delle scuole superiori varesine? È previsto di fare attività nuove per consentire il distanziamento che devono tenere gli studenti tra loro? Ci sono nuovi immobili pubblici o privati che saranno utilizzati per spostare gli studenti?

Siamo convinti che il Comune abbia solo convenienza a ingaggiare produttivamente il Terzo Settore. Potrebbero arrivare idee nuove ed anche finanziamenti da poter spendere per poter affrontare nuove discipline.

In attesa di risposta porgiamo cordiali saluti.

Il Presidente

Arturo Bortoluzzi

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