Vaccini, donna di 102 ancora in attesa per combattere il covid

A denunciare il caso dell'anziana V.D., residente a San Vittore Olona, è Luigi Maffezzoli, componente della segreteria della Fnp Cisl Milano metropoli e responsabile della zona di Legnano.

Vaccini, donna di 102 ancora in attesa per combattere il covid

“Ne avevamo parlato qualche giorno fa ma, purtroppo, la situazione non è cambiata: la signora V.D., residente a San Vittore Olona, è ancora in attesa che le venga somministrato il vaccino e, dalla Regione o dalla Asst, ancora non ha ricevuto alcun avviso”, afferma Maffezzoli.

“Nonostante l'apertura di nuovi centri, la situazione delle vaccinazioni degli ultraottantenni continua a trovare ostacoli tra ritardi e ingiustizie – prosegue il sindacalista – Non possiamo credere che la nostra regione sia stata ridotta così – scrivono – Ci sono anziani che hanno ricevuto gli sms di convocazione nella notte e non hanno avuto modo di organizzarsi. Altri che hanno dovuto coinvolgere figli e nipoti per farsi accompagnare a più di 50 chilometri di distanza’”.

“Non si può mai dimenticare che, per ogni giorno di ritardo, vi sono persone che si ammalano e una parte di loro è destinata a morire. ‘Se il virus colpisce allo stesso modo in tutti i Paesi, come si spiegano i numeri di contagi e di mortalità tra i più alti del mondo? Che fine ha fatto la tanto decantata eccellenza lombarda? Troviamo eticamente incomprensibile e intollerabile che la gran parte di grandi anziani, con un rischio di mortalità altissimo, non sia stata vaccinata’”.

“Nel frattempo, continuano a giungere notizie o indiscrezioni riguardanti la vaccinazione di altre fasce di popolazione che, pur prioritarie, corrono certamente meno rischi di vita rispetto ai più anziani. Proseguono i sindacati dei pensionati: ‘Da molte parti si è fatto a gara per vaccinare caste e lobby di avvocati, magistrati, giornalisti, amministrativi dei palazzi e docenti universitari, la gran parte dei quali non vede un solo studente da mesi. Confessiamo il nostro disagio quando un giovane sanissimo di 30/40 anni ha avuto accesso al vaccino in tempi rapidissimi, mentre chi è a rischio di morire è ancora in attesa dell’appuntamento'”, conclude il comunicato.