Uil/Massafra: tentare di salvare più aziende possibile

Lunga intervista di Giuseppe Criseo al segretario di Varese della UIL

Antonio Massafra, Uil Varese propone le sue soluzioni per il lavoro

Dal Prefetto ci siamo stati durante la fase acuta del coronavirus, parte così l'intervista di Giuseppe Criseo al segretario di Varese della UIL.
La crisi derivante dal coronavirus ha portato una serie di conseguenze negative oltre a quelle strettamente sanitarie, anche e sopratutto sul piano economico.


" i prefetti sono stati molto attenti" a quanto succedeva nelle aziende, non molte, aperte in provincia di Varese, per evitare danni ai lavoratori.


Aspetto sottolineato dal segretario Massafra con 727.000 cassa-integrati a livello nazionale, e settimana scorsa sono arrivati 500 milioni di euro ed altrettanti sono stati richiesti per coprire i mesi scoperti.
3 milioni di persone non hanno lavorato in Italia e in Lombardia per la sua forza economica ci sono stati forti contraccolpi.


In provincia di Varese, danneggiati artigiani e settore manifatturiero.
960.000 abitanti con 388 mila addetti, oltre 45000 aziende e di queste 15000 artigiane. la realtà di Varese.
La domanda interna " la smuovi se alle persone dai i soldi" afferma Massafra, ma si sta esaurendo pure il portaglio lavori per le aziende che esportano e sono legate a quanto succede in America, Cina, ecc.
il PIL è sceso del 9%., dato espresso dalla UIl.
Come se esce? " Stanno crescendo i depositi dei consumatori sui conti correnti" perchè la fiducia, non c'è chiarezza sul futuro.
La UIL si sta muovendo con le altre associazioni dell'artigianato e dei datori di lavori perchè altrimenti non c'è via d'uscita.
Una serie di aspetti affrontati con misura ed esperienza di chi tutti i giorni si confronta con concretezza con il mondo del lavoro.