Auto: Tovaglieri (Lega) critica il rinvio delle multe UE come una “farsa”
L’eurodeputata della Lega Isabella Tovaglieri ha espresso una dura critica nei confronti dell’approvazione del rinvio delle multe per le case automobilistiche che non rispettano i target di emissione di CO2. Secondo Tovaglieri, questa misura, votata dal Parlamento Europeo, rappresenta l’ennesimo provvedimento “farsa” orchestrato da una maggioranza inadeguata.
L’obiettivo, a suo dire, sarebbe quello di mascherare i gravi danni inflitti al settore auto dalle politiche di estremismo green promosse dall’Unione Europea. La Lega si è distinta come l’unico partito ad aver votato contro questa “eutanasia assistita” dell’auto, una decisione che, sottolinea l’eurodeputata, ha visto anche il sostegno del Partito Popolare Europeo (PPE).
La posizione della Lega è chiara: per salvare l’industria dell’auto, non sono sufficienti palliativi superficiali. È necessario, secondo Tovaglieri, un deciso cambio di rotta rispetto alle politiche che stanno progressivamente distruggendo il settore. In quest’ottica, il partito ha presentato una serie di emendamenti volti a introdurre misure pragmatiche ed efficaci. Tra queste, spiccano l’eliminazione delle sanzioni, stimate in 16 miliardi di euro, la cancellazione dello stop ai motori tradizionali previsto per il 2035 e una revisione anticipata, da attuarsi già quest’anno, del Regolamento sui motori. Questa revisione dovrebbe includere i biocarburanti tra le tecnologie per la mobilità sostenibile, un settore in cui l’Italia vanta una posizione di leadership.
Le proposte avanzate dalla Lega, definite da Tovaglieri come “di buon senso”, sono state tuttavia respinte dall’aula con il voto contrario della maggioranza. Una maggioranza che, secondo l’eurodeputata, è convinta di poter curare un “malato grave con l’aspirina”, pur di non ammettere i propri errori in termini di strategia industriale per il comparto auto. Questa situazione genera grande preoccupazione nella Lega per le sorti a cui va incontro l’Europa e profondo rammarico per la bocciatura di un altro emendamento cruciale. Questo emendamento mirava a contrastare le progressive limitazioni alla circolazione delle auto private nelle grandi città, come Milano. Sebbene non avrebbe avuto forza di legge vincolante, l’obiettivo era quello di aprire un dibattito serio sulla pericolosità sociale ed economica delle restrizioni alla mobilità urbana introdotte da amministrazioni comunali definite “pseudo-ambientaliste”, come quella del capoluogo lombardo.
Il Rinvio delle Multe: Un Palliativo Inefficace per il Settore Auto
Il rinvio delle multe per le case automobilistiche, pur rappresentando una boccata d’ossigeno temporanea, non affronta le radici del problema che affligge il settore auto europeo. La transizione forzata verso l’elettrico, imposta dalle normative comunitarie, sta mettendo a dura prova l’intera filiera, dalle aziende produttrici ai fornitori di componentistica, fino ai lavoratori. La Lega, con la sua netta opposizione, si pone come voce critica di un approccio giudicato ideologico e dannoso per l’economia reale.
L’eurodeputata Tovaglieri sottolinea come le ingenti sanzioni previste, pari a 16 miliardi di euro, rappresentino un peso insostenibile per le aziende, risorse che potrebbero essere invece investite in ricerca e sviluppo di tecnologie alternative e più sostenibili, tenendo conto delle specificità del tessuto industriale italiano ed europeo. L’insistenza su una sola tecnologia, quella elettrica, rischia di penalizzare eccellenze nazionali come quella dei biocarburanti, un’opzione che la Lega considera strategica per una transizione più graduale e meno traumatica per il settore auto.
La cancellazione dello stop ai motori termici nel 2035 è un’altra priorità per la Lega. Un termine considerato irrealistico e penalizzante per un mercato che ancora non è pronto per una conversione totale all’elettrico, sia in termini di infrastrutture di ricarica che di accessibilità economica per i consumatori. La proposta di una revisione anticipata del Regolamento sui motori, con l’introduzione dei biocarburanti, mira a offrire un ventaglio più ampio di soluzioni per la mobilità sostenibile, sfruttando le competenze e le risorse già presenti in Italia.
L’Impatto delle Restrizioni alla Mobilità Urbana sulle Auto Private
La bocciatura dell’emendamento contro le limitazioni alla circolazione delle auto private nelle grandi città rappresenta un ulteriore motivo di preoccupazione per la Lega. Sebbene l’emendamento non avesse l’obiettivo di imporre divieti, ma di avviare una riflessione sulle conseguenze sociali ed economiche di tali misure, la sua reiezione evidenzia, secondo Tovaglieri, una mancanza di sensibilità verso le esigenze dei cittadini e delle attività economiche.
Le politiche di limitazione del traffico, spesso giustificate da motivazioni ambientali, rischiano di penalizzare in modo significativo i residenti e i lavoratori pendolari, soprattutto coloro che non hanno alternative di trasporto pubblico efficienti o economicamente accessibili. L’eurodeputata cita specificamente il caso di Milano, dove le restrizioni alla circolazione stanno generando un acceso dibattito e sollevando forti preoccupazioni tra i cittadini e le categorie produttive.
La Lega ritiene che un approccio realmente sostenibile alla mobilità urbana debba tenere conto delle diverse esigenze e non imporre soluzioni ideologiche che finiscono per penalizzare una parte significativa della popolazione. Un dibattito aperto e inclusivo sulle alternative possibili, che tenga conto anche del ruolo che le auto private possono ancora svolgere, è considerato fondamentale dal partito di Salvini.
La Strategia Industriale Europea per l’Auto: Un Fallimento Annunciato?
La critica mossa da Isabella Tovaglieri alla strategia industriale europea per il settore auto è netta e preoccupata. L’insistenza su una transizione all’elettrico troppo rapida e senza un adeguato sostegno alle alternative rischia di compromettere la competitività dell’industria europea a livello globale, favorendo i produttori di altri continenti che non sono soggetti alle stesse stringenti normative.
La Lega evidenzia la necessità di una politica industriale più pragmatica, che tenga conto della complessità del settore auto e delle sue interconnessioni con altre filiere produttive. Un approccio ideologico e dogmatico, secondo il partito, non solo non porterà ai risultati ambientali sperati, ma danneggerà irreparabilmente un comparto fondamentale per l’economia europea e per l’occupazione.
La proposta di includere i biocarburanti tra le tecnologie per la mobilità sostenibile rappresenta un esempio concreto di come sia possibile perseguire obiettivi ambientali senza penalizzare eccessivamente il settore auto. L’Italia, con la sua leadership in questo campo, potrebbe giocare un ruolo chiave in una transizione più equilibrata e sostenibile.
Le Proposte della Lega per il Rilancio del Settore Auto
Gli emendamenti presentati dalla Lega al Parlamento Europeo delineano una strategia alternativa per il settore auto, basata su pragmatismo ed efficacia. L’eliminazione delle sanzioni, la cancellazione dello stop ai motori termici nel 2035 e la revisione anticipata del Regolamento sui motori con l’introduzione dei biocarburanti rappresentano misure concrete volte a scongiurare il declino dell’industria auto europea.
La Lega insiste sulla necessità di un approccio tecnologico neutrale, che non privilegi a priori una singola soluzione, ma che valorizzi tutte le opzioni in grado di contribuire alla riduzione delle emissioni, tenendo conto delle specificità dei diversi contesti nazionali e regionali. I biocarburanti, ad esempio, rappresentano una soluzione immediatamente disponibile e in grado di ridurre significativamente l’impatto ambientale del trasporto, sfruttando infrastrutture e competenze già esistenti.
La bocciatura di queste proposte da parte della maggioranza europea viene interpretata dalla Lega come un segnale di chiusura ideologica e di scarsa attenzione verso le reali esigenze del settore auto e dei cittadini europei. Il partito di Salvini si impegna a continuare la sua battaglia in sede europea per promuovere una politica industriale più lungimirante e meno penalizzante per un comparto strategico come quello automobilistico.
La Preoccupazione per il Futuro dell’Industria Automobilistica Europea
La forte presa di posizione di Isabella Tovaglieri e della Lega riflette una crescente preoccupazione per il futuro dell’industria automobilistica europea. Le politiche di transizione forzata verso l’elettrico, senza un adeguato accompagnamento e sostegno alle alternative, rischiano di indebolire un settore che per decenni ha rappresentato un motore trainante per l’economia del continente.
La perdita di competitività rispetto ai produttori di altri paesi, la potenziale perdita di posti di lavoro e l’impatto sulle filiere collegate sono scenari che la Lega intende scongiurare con le sue proposte. Un cambio di rotta nelle politiche europee per l’auto è considerato urgente e necessario per preservare un patrimonio industriale e tecnologico di inestimabile valore.
Il rinvio delle multe, pur essendo un provvedimento che allevia temporaneamente la pressione sulle case automobilistiche, non risolve i nodi strutturali che minacciano il futuro del settore. La Lega continuerà a battersi in Europa per una strategia industriale più equilibrata e sostenibile, che tenga conto delle reali esigenze del mondo dell’auto e dei cittadini europei. La posta in gioco è alta e richiede un cambio di mentalità da parte delle istituzioni comunitarie, un’apertura verso soluzioni pragmatiche e una maggiore attenzione alle conseguenze economiche e sociali delle decisioni prese in nome di una transizione ecologica troppo ideologica e poco realistica.