⚠️ Raddoppio Ponte San Pietro ritardo: Lavori Bloccati, Pendolari Sacrificati ⚠️
Ancora disagi per i pendolari della linea ferroviaria Ponte San Pietro-Bergamo. La situazione si fa sempre più critica. Il loro tragitto quotidiano casa-lavoro o casa-scuola è prolungato. Devono affrontare un’ora in più di viaggio.
La causa è il trasbordo con gli autobus sostitutivi. I lavori di raddoppio della tratta sono in forte ritardo.
Europa Verde lancia l’allarme: i lavori sono in ritardo di un anno. Lo denuncia Dario Balotta, responsabile trasporti di Europa Verde e portavoce di Brescia.
Promesse Non Mantenute e Ritardi di Un Anno
L’attesa per la conclusione dei lavori è lunga. Il 5 febbraio 2024, RFI (Rete Ferroviaria Italiana) aveva dato una data precisa. L’azienda annunciava la fine dei lavori per dicembre 2026. Questo avrebbe garantito la riapertura in tempo per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina.
Purtroppo, il cronoprogramma è saltato. I lavori sono in ritardo di un anno intero.
Il ritardo è particolarmente grave. La tratta è stata completamente chiusa al traffico. La chiusura totale era stata decisa proprio per accelerare i lavori. Si voleva anche garantire la sicurezza del cantiere.
Costi Record e Metodi di Lavoro Contestati
I lavori sono finanziati dal PNRR. RFI ha avviato una stagione di investimenti consistenti. Lo scopo è il potenziamento della rete. Questi investimenti sono visti come positivi da Europa Verde.
C’è, però, un forte elemento di critica. A differenza del passato, RFI ora opera con la chiusura totale della circolazione dei treni. In passato, le tratte restavano aperte. Si ricorreva solo a parziali riduzioni di velocità.
La chiusura totale avrebbe dovuto assicurare rapidità e minori costi. Invece, i costi sono eccessivi. La cifra stanziata è 460 milioni di euro. Si tratta di un record: 65,7 milioni per chilometro.
A questi costi diretti si aggiungono altri oneri. Ci sono i costi di congestione. Questi sono provocati dal traffico automobilistico aggiuntivo. E ci sono i costi ambientali derivanti.
Il Peso Maggiore Cade Sui Pendolari
Il prezzo più alto lo stanno pagando i cittadini. Sono le centinaia di pendolari della tratta. La loro vita quotidiana è pesantemente condizionata.
Balotta critica RFI e l’Assessore Terzi. Sembrano voler giustificare l’impresa appaltatrice. Invece di far ciò, dovrebbero attivare le contromisure.
Europa Verde spera sia prevista una penale salata nel contratto. L’azienda di Avellino, responsabile del ritardo, solo ora si accorge di dover raddoppiare il personale edile.
Il Paradosso dell’Approvazione Tecnica
C’è un paradosso evidente che Balotta sottolinea. I costi per il raddoppio Ponte San Pietro ritardo aumenteranno considerevolmente.
RFI si mostra “sorpresa” dalle procedure interne. I progetti esecutivi devono essere approvati da diversi settori di Italfer (gruppo RFI). Questi sono i “revisori tecnici” (Rela Tears).
Tra i settori coinvolti ci sono: quello strutturale, quello idraulico, quello ambientale e quello ferroviario. Ognuno deve dare l’approvazione. Le scadenze sono diverse per ciascuno.
RFI Si Accolla Tutte le Responsabilità
Con questa dichiarazione sui processi di approvazione, RFI sposta l’attenzione. Anziché incolpare l’impresa appaltatrice, si accolla di fatto tutte le responsabilità.
Questo è un meccanismo purtroppo tipico. Si verifica spesso durante i lavori di costruzione e potenziamento della rete ferroviaria.
L’uso della spesa pubblica è necessario e positivo. Ma non deve diventare un modo per deresponsabilizzarsi. È fondamentale garantire efficienza e rispetto dei tempi.
L’articolo è basato sulle dichiarazioni rilasciate a Milano il 15 dicembre 2025.






