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    Malpensa, ponte T2 cosa accade?

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    By on Trasporti

    Malpensa, ponte T2, l’odierna ricognizione non lascia sereni, anche se non siamo tecnici.

    Le considerazioni tecniche, ovviamente, le debbono fare solo e soltanto i tecnici, però dal nostro punto, visivo, magari un sopralluogo sarebbe opportuno per dissipare timori.

    Le immagini lasciano dubbi sulla manutenzione e vista la grande importanza del ponte per la circolazione da e per Malpensa, sarebbe opportuna una verifica.

    I ponti sono importanti,  in Italia?

    I ponti e viadotti, con un numero di1.068 opere complessive, coprono una lunghezza di 1.013 km su un totale di circa 6.000 km di rete.

    Se consideriamo  tutta la rete stradale italiana con una lunghezza complessiva di 38.000 km, allora le opere salgono a ben 61.000. Numeri significativi, fonte 

    Le considerazione tecniche partono comunque da quello che si vede: ma qual ‘è il metodo usato?

    Metodo della valutazione numerica MVN

    “E’ un metodo, ideato e sviluppato dal Centro Internazionale di Aggiornamento
    Sperimentale – Scientifico di Bolzano grazie alla collaborazione di numerosi professori universitari e professionisti del settore, che permette una rapida verifica delle condizioni della struttura.

    Tale metodo si basa sulle ispezioni visive, che, attraverso delle apposite schede di valutazione, permettono di riconoscere i diversi tipi di degrado riscontrabili sul ponte.

    Tale schede sono diverse per ogni tipo di elemento strutturale (pile, travi, elementi di appoggio, etc.) e per i vari materiali da costruzione (calcestruzzo armato, acciaio, etc.), e ad ogni difetto viene attributo un valore
    G compreso tra 1 e 5”.

    Anas sicuramente provvederà a supervisionare e programmare gli interventi necessari.

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