La realtà virtuale è una tecnologia che permette di vivere esperienze simulate, solitamente in tre dimensioni, create digitalmente e vissute dall’utente tramite strumenti come visori e altri dispositivi.
Questi ambienti immersivi possono essere utilizzati per scopi ricreativi, educativi o professionali.
L’interazione con il mondo virtuale rende l’esperienza coinvolgente e realistica.
Varese è una provincia ricca di storia, arte e natura. Per chi vive nelle vicinanze, passeggiare per le strade acciottolate o fare escursioni sui sentieri del Sacro Monte fa parte della vita quotidiana. Eppure non tutti hanno il tempo, i mezzi o le capacità fisiche per visitare questi luoghi di persona. È qui che il turismo in realtà virtuale (VR) sta iniziando a svolgere un ruolo inaspettato, anche qui in Lombardia.
Gli strumenti di viaggio in VR non sono più limitati a destinazioni lontane come New York o Tokyo. Sviluppatori italiani ed enti turistici locali stanno sperimentando la tecnologia immersiva per portare siti storici noti e meno noti nelle case delle persone. Utilizzando un semplice visore o anche uno smartphone con video a 360 gradi, puoi fare un tour autoguidato dei Giardini Estensi o ammirare un’alba panoramica sul Lago di Varese dal punto di vista di Campo dei Fiori.
La realtà virtuale sta facendo scalpore nell’intrattenimento digitale
I fan possono godersi concerti virtuali o eventi sportivi. I giocatori possono immergersi completamente nel loro videogioco preferito. E i giocatori d’azzardo possono partecipare a partite di poker o roulette dal vivo che sembrano davvero essere in un casinò. Un numero crescente di casinò nuovi 2025 sta sperimentando cataloghi di giochi moderni e innovativi per competere con i marchi affermati. Questi siti più recenti spesso presentano una più ampia varietà di giochi, bonus trasparenti e software di sicurezza di prim’ordine.
Per quanto riguarda Varese
Alcuni dei tour più popolari abilitati alla VR includono Villa Panza, con le sue installazioni di arte contemporanea, e l’antico Eremo di Santa Caterina del Sasso, arroccato su una scogliera a picco sul Lago Maggiore. Questi sono disponibili tramite varie piattaforme online che offrono accesso gratuito o modeste tariffe di abbonamento. Molti sono stati inizialmente sviluppati durante il lockdown, ma l’interesse è rimasto costante poiché le famiglie continuano a usarli per l’istruzione a distanza e i turisti per l’intrattenimento del fine settimana.
Diverse università italiane, inclusa l’Università dell’Insubria, hanno contribuito con ricerche a progetti incentrati sulla ricostruzione storica tramite imaging 3D. Con finanziamenti da sovvenzioni UE per il patrimonio culturale, alcune di queste ricostruzioni mirano a ricreare edifici e città che non esistono più nella loro forma completa. Sebbene non sia esclusiva di Varese, la tecnologia viene ora adattata ai siti romani e medievali della regione per future uscite.
Uno degli strumenti più popolari finora è stato Google Arts & Culture, che ospita tour digitali di punti di riferimento italiani in collaborazione con gli enti locali per il patrimonio culturale. Anche le app turistiche regionali hanno iniziato a includere componenti aggiuntivi di AR (realtà aumentata), consentendo agli utenti di puntare i propri telefoni su un edificio e ricevere fatti storici o illustrazioni d’epoca.
Il turismo virtuale non significa che le persone smetteranno di visitare i luoghi di persona
Per molti, serve come anteprima, un modo per pianificare viaggi reali in modo più ponderato. Per altri, specialmente gli anziani o coloro con problemi di mobilità, offre un modo per rimanere connessi alle proprie radici o imparare qualcosa di nuovo senza uscire di casa.
Varese potrebbe non essere conosciuta come un hub tecnologico, ma la sua ricchezza culturale sta chiaramente trovando nuova vita online. Che sia attraverso una scalata virtuale del Sacro Monte o un tour guidato di una villa secolare, la porta digitale verso la provincia è spalancata.