Tre Valli Varesine. Al Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo a Magreglio (Como) si è tenuta la presentazione del libro “Tre Valli Varesine – la storia”.
Un evento che ha richiamato numerosi appassionati del ciclismo, desiderosi di conoscere meglio questa competizione storica, la Tre Valli Varesine.
Un evento di grande interesse
Il Ghisallo Cycling Museum, insieme all’Associazione Tre Valli Varesine e alla Società Ciclistica Alfredo Binda, ha organizzato l’evento. La presentazione ha visto la partecipazione di Sergio Gianoli, autore del volume, e del suo collaboratore Luigi Cazzola.
Partecipazioni d’eccezione
Tra gli ospiti illustri, Michele Castelletti, presidente dell’Associazione Tre Valli Varesine, e Roberto Casnati, vicepresidente della Società Ciclistica Binda. Non sono mancati Gianfranco Josti, decano dei giornalisti di ciclismo, l’ex ciclista Mario Lanzafame e Marino Vigna, vincitore della Tre Valli Varesine del 1964.
Ricordi e aneddoti
Durante l’evento, sono stati raccontati molti aneddoti e rievocate le edizioni passate della Tre Valli Varesine. Particolare attenzione è stata data all’edizione del 1931, quando Alfredo Binda fu il primo a transitare sul Ghisallo, e all’edizione del 1973, famosa per l’opera “Vittoria e sconfitta – Trionfo e delusione”.
Il volume
Il libro “Tre Valli Varesine – la storia” (308 pagine con 231 fotografie), edito da Sunrise Media, è ora disponibile al Museo del Ghisallo. Un’opera che racconta dettagliatamente la storia di questa storica gara, arricchita da immagini d’epoca.
Conclusioni
La presentazione del volume al Museo del Ghisallo segna un momento importante per la memoria del ciclismo. Un’occasione per ricordare le gesta degli eroi di questo sport e per celebrare una competizione che continua a entusiasmare gli appassionati.
Alfredo Binda è una leggenda del ciclismo mondiale. Nato a Cittiglio, in Italia, nel 1902, ha dominato il mondo del ciclismo negli anni ’20 e ’30, lasciando un’impronta indelebile nella storia di questo sport. La sua carriera è stata costellata di successi, tra cui cinque vittorie al Giro d’Italia e tre campionati mondiali. La storia di Binda non è solo quella di un campione, ma anche di un innovatore e di un simbolo del ciclismo.
Gli inizi di un campione
Binda inizia la sua carriera nel ciclismo in giovane età. Il suo talento emerge rapidamente, guidandolo verso vittorie in competizioni locali. La sua determinazione e il suo impegno nel migliorare ogni giorno lo portano presto a competere a livelli più alti.
Dominio al Giro d’Italia
Il Giro d’Italia è stata la competizione che ha visto Binda dominare come pochi altri nella storia. Con cinque vittorie (1925, 1927, 1928, 1929 e 1933), stabilisce un record che rimarrà imbattuto per decenni. Le sue prestazioni in questa gara lo hanno reso un eroe nazionale in Italia.
Trionfi internazionali
Binda non si è limitato a competere in Italia. Ha portato il suo talento anche sul palcoscenico internazionale, vincendo tre campionati mondiali (1927, 1930, 1932). Questi successi hanno confermato il suo status di uno dei migliori ciclisti di tutti i tempi.
Innovazioni e stile
Oltre ai suoi successi in gara, Binda è noto per le sue innovazioni nel ciclismo. Era un maestro nella gestione della gara, sapendo quando attaccare e quando conservare energia. Inoltre, ha introdotto miglioramenti tecnici alle biciclette, contribuendo a modernizzare lo sport.
Rivalità leggendarie
La carriera di Binda è stata segnata anche da rivalità storiche, in particolare con Learco Guerra e Costante Girardengo. Queste sfide hanno attirato l’attenzione dei media e del pubblico, elevando ulteriormente il profilo del ciclismo.
Dopo il ritiro
Dopo il ritiro dalle competizioni, Binda non ha abbandonato il mondo del ciclismo. Ha servito come commissario tecnico della squadra nazionale italiana, guidando altri ciclisti italiani alla vittoria. Il suo contributo al ciclismo continua anche dopo la fine della sua carriera agonistica.
Eredità e ricordo
L’eredità di Alfredo Binda vive ancora oggi. È ricordato non solo per i suoi successi, ma anche per il suo spirito sportivo e la sua dedizione. Musei e eventi ciclistici continuano a celebrare la sua carriera, ispirando nuove generazioni di ciclisti.
Conclusioni
Alfredo Binda rimane una figura iconica nel mondo del ciclismo. La sua storia è un’esemplificazione di talento, dedizione e innovazione. I suoi successi hanno gettato le basi per lo sviluppo del ciclismo moderno, rendendolo uno degli sportivi più influenti e ammirati della storia. La sua eredità continua a influenzare il mondo del ciclismo, rendendo la sua storia una fonte di ispirazione perpetua.