Michele La Pusata laureato con la SLA: un traguardo carico di emozione
Michele La Pusata laureato con la SLA celebra un momento unico. Oggi Michele si laurea nonostante la sua battaglia.
Michele combatte da anni con la SLA. La malattia lo ha costretto a precocemente a lasciare il lavoro. Ma non ha spezzato il suo spirito.
La laurea è un segno di speranza.
Chi è Michele La Pusata
Michele è originario di Barrafranca, in provincia di Enna. Ha lavorato per le Foreste Demaniali fino al 2009. A quell’anno risale la diagnosi di Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) 1.
Dopo la diagnosi, Michele ha perso la capacità di camminare. Respira con un ventilatore. Si alimenta tramite sonda gastrica. Comunica con un puntatore oculare e la tecnologia 2.
Il percorso
Nonostante le difficoltà, Michele ha deciso di riprendere gli studi. Ha usato strumenti alternativi. Ha scritto con il puntatore oculare.
Il suo impegno è costante. Il suo desiderio, chiaro: laurearsi. Per dimostrare a se stesso e al mondo che la malattia non definisce la persona.
La cerimonia
Il momento della laurea è stato intenso.
Non sappiamo l’Università che ha conferito il titolo. Ma l’effetto è lo stesso: un riconoscimento importante. È la testimonianza del valore di Michele.
Perché questa laurea conta
- È una risposta alla SLA.
- È un messaggio positivo.
- Rinnova la speranza in tante famiglie colpite da malattia.
La voce di AISLA
Michele non è solo un laureato. È anche vice presidente nazionale di AISLA per la Sicilia 3. In questo ruolo, difende diritti, segnalando problemi assistenziali e disattenzione istituzionale 4.
Parla del “silenzio assordante” della Regione. Denuncia carenze nei servizi. Chiede cura continua, adeguata. Un impegno concreto 5.
Il messaggio di Michele
Da malato di SLA, Michele sa quanto valgono autonomia e dignità. Il suo comunicatore oculare è la sua finestra sul mondo 6. Lo ha definito “valvola di sfogo” per la mente 7.
Dice: «Senza comunicatore potrei impazzire» 8. Le tecnologie salvano la vita e permettono la relazione.
L’impatto sulla comunità
La storia di Michele è ispirazione.
Il suo libro “La vita non è un peso (altrimenti non riuscirei a sollevarlo)” racconta la sua esperienza 9. Parla di resilienza. Di amore e speranza. Fa riflettere sul valore delle piccole cose.
Un esempio personale
Michele è prima di tutto un padre, un marito, un uomo.
L’intervista “Siamo Noi” racconta la sua lotta e la sua dignità 10. Spiega che chi vuole morire è già morto dentro.
Cosa significa “Michele La Pusata laurea SLA”
Il titolo sintetizza tutto. È una vittoria contro i limiti. È un passo avanti per tutta la comunità SLA.
La frase diventa simbolo. Un invito a non fermarsi mai.
Impatto sociale
Il racconto di Michele apre nuove discussioni su:
- Integrazione degli ausili nella salute pubblica.
- Accesso ai bonus per apparecchi elettromedicali 11.
- Sensibilizzazione nella società.
Conclusione
Con Michele La Pusata laurea SLA celebriamo una conquista. Non solo accademica. Ma umana.
È un esempio di resistenza. Di dignità. Di speranza.
Ci ricorda che ognuno, nonostante le avversità, può trovare un senso nuovo nella vita.