Non si smette di parlare delle due grandi piaghe che colpiscono il mondo del gambling: il ritorno, pericoloso, del gioco illegale e l’aumento di casi di dipendenze e patologie. Due macro argomenti su cui si concentrano da anni gli sforzi sia delle aziende del gioco pubblico legale sia l’interesse normativo delle istituzioni.
Aldilà di alcune strategie utili e quotidiane per evitare di cadere in queste reti, come ad esempio conoscere la lista dei migliori casinò online autorizzati dove poter giocare in maniera sicura, serve un impegno ancora più elevato a livello nazionale e internazionale. Ma qualcosa sembra muoversi sui tavoli della politica.
I lavori del Parlamento Europeo
Con 530 voti a favore, il Parlamento Europeo ha votato infatti il DSA, ovvero il Digital Service Act, che adesso passerà sotto le mani della verifica della presidenza francese del Consiglio. All’interno della bozza, che ha raccolto i plausi di grandi fette dei partiti, si leggono una serie di misure che hanno come obiettivo quello di contrastare i contenuti illegali attraverso una nuova responsabilità data alle piattaforme di gambling. Qualora dovesse essere approvata, infatti, la riforma vedrà le aziende di casino online e scommesse sportive direttamente responsabili degli algoritmi da loro utilizzati. Una novità che le obbligherà per forza di cose a moderare i contenuti e a vigilare in maniera ancora più consapevole.
La proposta in breve
“I membri di European lotteries credono fermamente in un livello elevato di protezione dei consumatori e sono pienamente impegnati nella lotta contro il gioco online illegale – ha commentato a margine della seduta parlamentare Arjan van’t Veer, Segretario Generale della European Lotteries, – Il Digital services act prevede una serie di nuove disposizioni che potrebbero essere vantaggiose a tal fine. E spera che queste siano a disposizione dei suoi membri, in particolare un meccanismo di avviso e azione migliorato, il concetto di segnalatori di fiducia e una maggiore protezione dei consumatori e requisiti per conoscere la propria attività”.
Altri punti chiave della proposta sono quelli che prevedono l’esenzione per le microimprese, la messa in campo di una campagna pubblicitaria mirata e trasparente, il divieto di tecniche di targeting rivolte ai minori, la possibilità di risarcimento per danni scaturiti da leggi non rispettate. Senza dimenticare però anche la conferma di diritti cardine come la libertà di espressione e il pluralismo dei media. Senza dei quali uno sviluppo responsabile del gioco non potrebbe mai avvenire.