Assenteismo, reati e negligenza: le cause dei licenziamenti nella Pubblica Amministrazione
Pubblica Amministrazione – Un’analisi del Centro Studi Enti Locali rivela che la principale causa di licenziamento nelle PA italiane è l’assenteismo ingiustificato (35%), seguito da reati (33%) e inosservanza delle disposizioni di servizio (26%).
Assenze ingiustificate: la prima causa di licenziamento
Dipendenti che non comunicano l’assenza, certificati medici falsi o malattie inesistenti: l’assenteismo è un problema diffuso che porta al licenziamento.
Reati e inosservanza delle disposizioni di servizio
Reati e comportamenti scorretti verso superiori, colleghi e utenti sono altre cause frequenti di licenziamento.
15mila dipendenti pubblici sospesi o licenziati tra 2018 e 2023
Oltre 15mila dipendenti pubblici hanno subito sospensioni o licenziamenti negli ultimi cinque anni, soprattutto nei comparti sanità e Ministeri-Agenzie.
657 licenziamenti nel 2023: un dato in aumento
I licenziamenti nel 2023 sono stati 657, un dato in linea con l’anno precedente ma in aumento rispetto al 2018.
La maggior parte dei procedimenti disciplinari si conclude con sanzioni minori
Solo il 29% dei procedimenti disciplinari si conclude con licenziamento o sospensione, mentre la maggior parte porta a sanzioni minori come richiami verbali o scritti.
Ministeri e sanità i settori più colpiti
Ministeri e comparto sanitario sono i settori con più licenziamenti e sospensioni.
L’analisi del Centro Studi Enti Locali evidenzia la necessità di maggiori controlli e interventi per contrastare l’assenteismo e i comportamenti scorretti nella Pubblica Amministrazione, garantendo un servizio efficiente e trasparente ai cittadini.
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