Sesto2030, situazione di incertezza del mercato

Giorgio Circosta, membro del gruppo, afferma: ´Aspettavamo che l·Amministrazione desse indicazioni definitive sulle date e modalità per lo svolgimento del referendum

Sesto2030, situazione di incertezza del mercato

MERCATO: TUTTO TROPPO INCERTO E 

“PROVVISORIO”, ANCHE IL REFERENDUM. 

Poche settimane fa l·Amministrazione, per voce dell·assessore Favaron, aveva dichiarato l'imminenza della consultazione cittadina relativa alla scelta della posizione definitiva del mercato. Il periodo indicato era quello a cavallo tra la fine di gennaio e inizio febbraio, ad oggi però tutto tace. 

E mentre tutto continua a tacere, lo storico mercato di Sesto Calende vive una situazione di incertezza, provvisorietà che perdura da circa 8 mesi. L·impressione è che se l'Amministrazione non dà un quadro chiaro e tempestivo delle intenzioni, delle tempistiche per arrivare ad una soluzione definitiva, questo coinciderà con un declino inarrestabile del mercato di Sesto Calende. 

Avevamo già espresso, nel comunicato precedente, timori e criticità rispetto all·utilizzo dello strumento referendario per una questione simile e tanto delicata, dato che manca un elemento che possa bilanciare i pesi in gioco tra le categorie maggiormente toccate dall·ubicazione definitiva. 

Giorgio Circosta, membro del gruppo, afferma: ´Aspettavamo che l·Amministrazione desse indicazioni definitive sulle date e modalità per lo svolgimento del referendum, oltre ad una presentazione pubblica dei progetti di massima per le due ´locationµ in lizza, ma sembra che la questione non sia improvvisamente più una priorità per l'Amministrazione

Continua spiegando che “Siamo seriamente preoccupati per il futuro del mercato. Fin dall·inizio sono emerse criticità dovute al mancato coinvolgimento delle categorie interessate e alla totale mancanza di pianificazione dello spostamento. Dopo 8 mesi

sembra che le cose non siano migliorate; se l·Amministrazione ha scelto di imboccare la via del referendum che lo faccia fino in fondo, dando perz la certezza delle date. Non si può lasciare nell’indefinito, nel dubbio, nella provvisorietà, un pezzo importante della storia, della genetica e del nome stesso di Sesto Calende. Il mercato non è fatto solo di commercio, ma è fatto soprattutto di persone, ragione per il quale l·Amministrazione ha il dovere di agire, e deve farlo in fretta, non possiamo lasciar passare altro tempo, il danno potrebbe divenire irreversibile e coincidere con la perdita del mercato di Sesto Calende.” 

In queste 2 settimane abbiamo concluso di raccogliere le risposte al nostro questionario posto alle attività commerciali del centro Città e agli ambulanti. Nei prossimi giorni renderemo pubblici i risultati e spiegheremo, attraverso i nostri canali social, quali sono gli elementi più interessanti che sono sorti dalla nostra indagine. Per noi è stato importante poter dare voce alle categorie, che più di altre, hanno un impatto diretto dalla ubicazione definitiva del mercato. Stiamo studiando anche qualcosa per intercettare il parere dei residenti del centro cittadino. 

Speriamo che l·Amministrazione colga almeno il nostro invito a informare e dare elementi concreti a tutti i cittadini, prima di aprire ufficialmente la consultazione. Qualsiasi decisione in merito deve essere presa sapendo che il mercato è la testimonianza del passato di Sesto Calende, della memoria del suo sviluppo attraverso i secoli. 

Continueremo a lavorare affinché il mercato di Sesto Calende possa trovare una soluzione definitiva, soluzione che dovrà conciliare la sicurezza del luogo con gli interessi umani e commerciali che sono intrinseci al mercato stesso. Mettere a rischio un pezzo tanto importante della storia della nostra Città significa ´costruireµ un futuro incerto. E· questo che vogliamo per Sesto Calende?