Scuola, il ministro Azzolina alle strette risponde male pure ai genitori dei disabili

la mette sul piano politico per sminuire la sua incapacità a gestire il settore

Scuola, il ministro Azzolina alle strette risponde male pure ai genitori dei disabili
Da Ministra dell’Istruzione e da insegnante di sostegno non posso accettare che si faccia propaganda elettorale, con fake news, tirando in ballo le alunne e gli alunni con disabilità.

Risponde alquanto aditrata la ministra tirata in ballo da più parti, genitori, presidil, partiti, ragazzi e pure famiglie con situazioni particolari: disabili.
Lei afferma quanto segue:
"Per me questo tema rappresenta un’assoluta priorità. In questi mesi è stato costante il contatto con le Federazioni che rappresentano le famiglie degli alunni con disabilità. Anche durante tutto il periodo della didattica a distanza. Abbiamo ascoltato le loro segnalazioni e pianificato insieme forme di intervento.
Nel Piano per il rientro a scuola presentato il 26 giugno come Ministero ci siamo presi l’impegno, insieme a scuole ed Enti territoriali, di garantire la frequenza scolastica a tutti gli alunni con disabilità. Nelle linee guida per la Didattica digitale integrata abbiamo scritto, con molta chiarezza, che per studentesse e studenti con disabilità della scuola secondaria di secondo grado, nel caso in cui il loro istituto abbia deliberato di adottare una modalità di didattica mista, verrà “privilegiata la frequenza scolastica in presenza” e che ogni decisione dovrà essere presa “d’intesa con le famiglie”.
Nelle Ordinanze per gli Esami di Stato abbiamo dato indicazioni specifiche a tutela delle candidate e dei candidati con disabilità. Durante il periodo della didattica a distanza abbiamo predisposto anche un apposito portale web dedicato all’inclusione.
Attraverso uno specifico accordo con il Ministro Manfredi abbiamo anche incrementato i posti delle specializzazioni sul sostegno: solo formando più docenti si potrà aumentare il numero degli specializzati in cattedra.
Grazie alla sinergia creatasi con le Associazioni che rappresentano alunni con disabilità, nei mesi scorsi e lungo tutta l'estate, è stato definito il nuovo modello nazionale di PEI (Piano Educativo Individualizzato) che dovrà accompagnare, con tante innovazioni sostanziali, la progettazione dei percorsi inclusivi e che sarà a breve presentato alle scuole italiane, assieme ad apposite Linee guida, dopo un'attesa durata quasi tre anni, causata da una diversa sensibilità delle precedenti gestioni politiche."
La giornata intensa non le portato bene, ma non c'era molto da aspettarsi, vista la difficoltà di chiunque, e della ministra in particolare che grazie a giochi politici incredibili in altri periodi politici, si e' trovata a gestire un settore tra i più delicati: la scuola.
Diverse milioni di persone sono toccate direttamente o non, dalle sue decisioni anche se ha dato spazio o meglio responsabilità alle singole scuole provate da anni di disimpegno della politica tanto da non essere a norma.
Ora la ministra si e' inventata i girelli che fanno sorridere se non fosse per il loro costo.
Non sorridono per nulla, anzi sono invece preoccupati coloro che dovranno gestire quanto demandato loro dalla ministra, e i genitori sono sul piede di guerra, per i possibili esiti nefasti del virus, che potrebbe rimandare i figli a casa con gli asili semi-chiusi, le casse integrazioni ed ora la preoccupazione di coloro che hanno più necessità di altri di essere seguiti, come ho appena scritto sul Quotidiano d'Italia che vi invito a leggere, con la presa di posizione di Rosi Pennino.