Saronno, i Legnanesi sono ripartiti con il nuovo spettacolo “Ridere”

Un viaggio nel tempo per ridere insieme, passato e presente, tradizione e attualità: c’è tutto il mondo de I Legnanesi nel nuovo spettacolo “Ridere”, portato in scena a Saronno lo scorso weekend.

Saronno, i Legnanesi sono ripartiti con il nuovo spettacolo “Ridere”

Un viaggio nel tempo per ridere insieme, passato e presente, tradizione e attualità: c’è tutto il mondo de I Legnanesi nel nuovo spettacolo “Ridere”, portato in scena a Saronno lo scorso weekend.

Così, già nella prima scena, Mabilia, chic più che mai - come si conviene a un viaggio a Parigi – ammira la Gioconda insieme a mamma Teresa e papà Giovanni Colombo, che sfoggiano gilet gialli catarifrangenti nelle sale del Louvre, mentre fuori i manifestanti fanno dei loro gilet gialli il simbolo della protesta, inseguiti dai gendarmi.

Nel cinquecentesimo anniversario dalla morte di Leonardo da Vinci, la Monnalisa è al centro della loro attenzione: il capolavoro deve tornare in Italia e Teresa, incurante dell’esistenza di un sortilegio legato al furto del celebre quadro, spinge il marito Giovanni a compiere il misfatto. Il tempo di un gioco di luci, ed ecco la famiglia Colombo catapultata nel 1504, anno di realizzazione dell’opera.

Tra un austero Leonardo e un intraprendente Gian Giacomo Caprotti detto il Salai, l’imperturbabile e poco avvenente Monna Lisa l’arrivo di Michelangelo e di un poco statuario David, ecco che prende il via la solita girandola di battute, malintesi, risate, ritmi incalzanti, omaggi al genio italico, sapientemente mescolati da Provasio, che firma i testi insieme a Mitia Del Brocco.

Il secondo tempo si apre con un nuovo viaggio nel tempo: ora siamo nel 1918, i bombardamenti lambiscono il cortile, adibito a ospedale da campo: Teresa, in veste di infermiera, ha in mente qualcosa per provare a cambiare il corso del futuro… ed ecco che per la prima volta scopriremo qualcosa di più degli amatissimi personaggi del cortile lombardo, con un viaggio nel tempo molto reale che racconta le storie dei “nonni” di Mabilia e della Carmela.

Per l’Italia la guerra è finita... per Teresa comincia adesso! Ma le basterà poco per rendersi conto che ha già nostalgia della sua vita di tutti i giorni, e del suo Giovanni. Ci vuole il tradizionale siparietto finale, con la razionalità e il giudizio della Mabilia, per accendere ancora una volta, grazie ai Colombo, i riflettori sui valori della famiglia, della necessità di parlare e non lasciarsi isolare dalla tecnologia, per imparare a volersi bene davvero.

Oltre due ore di spettacolo, che preludono al sempre emozionante gran finale, per ricordare che, nonostante i problemi e le difficoltà della vita, “non ci resta che ridere!”.