ASL per i profughi ucraini. Le Aziende Sanitarie Locali devono attenersi a determinate regole relativamente a tamponi e vaccini, da somministrare ai profughi ucraini in fuga dalla guerra nel loro paese e che vengono accolti in Italia
14 Marzo 2022
ASL per i profughi ucraini
Le Aziende Sanitarie Locali, in relazione alla Crisi Ucraina e alle conseguenti migrazioni del popolo ucraino verso l’Italia, devono individuare e predisporre risorse per eseguire test diagnostici (tamponi oro/rinofaringei antigenici e molecolari – per infezione da SARS – CoV –2) e per somministrare vaccini anti Covid19 e altre vaccinazioni piu’ comuni, rivolte ai profughi ucraini.
Le ASL assicureranno anche attività di sorveglianza, prevenzione e profilassi vaccinale, relative ad altre malattie infettive.
Alcune categorie di persone hanno esigenze particolari
- Minori stranieri non accompagnati
- Donne in stato di gravidanza
- Nuclei familiari monoparentali
Relativamente all’esecuzione di tamponi e vaccini vengono date le seguenti indicazioni
ASL per i profughi ucraini
TAMPONE ANTIGENICO O MOLECOLARE per SARS – CoV – 2
I cittadini ucraini, al di là della propria cittadinanza e privi di digital Passenger Locator Form (PLF, in forma digitale o cartacea) o senza Green Pass, potranno usufruire di test diagnostici (entro le 48 ore dall’ingresso in Italia).
Questo nel caso il test non sia stato effettuato al momento del loro ingresso in Italia, e secondo l’Ordinanza del Ministero della Salute del 22.02.22
Chi corrisponderà a casi o contatti di caso (Screening nei Punti di accoglienza) dovrà essere gestito secondo le misure di profilassi e tracciamento più idonea.
Relativamente ai vaccini si forniscono indicazioni relativamente al contesto epidemiologico in Ucraina prima dell’inizio della guerra.
ASL per i profughi ucraini
VALUTAZIONE STATO VACCINALE E VACCINOPROFILASSI
VACCINAZIONI ANTI SARS – CoV –2 / COVID19
In Ucraina viene vaccinata il 35 % della popolazione, questa percentuale e’ una delle più basse in Europa.
I vaccini in Ucraina sono quelli autorizzati dall’EMA o equivalenti (Cominarty, Vaccine Janssen, Covishield, Soilevax, Vaxzevria), oltre al vaccino Coronavac (Sinovac).
I bambini dai 5 anni di età, che non hanno fatto il vaccino o non hanno una documentazione che attesti la loro vaccinazione, come i ragazzini dai 12 anni in su e che non hanno neanche la dose di richiamo (booster), devono avere la possibilità di essere vaccinati contro SARS – CoV – 2 / COVID – 19, secondo le indicazioni del Piano nazionale di vaccinazione anti SARS – CoV –2.
Chi richiederà la vaccinazione riceverà un codice STP, che verrà registrato a sistema.
ASL per i profughi ucraini
VACCINAZIONI DI ROUTINE
C’è il rischio che nelle strutture che accolgono i migranti si sviluppino focolai epidemici di malattie, che il vaccino può debellare.
Le precarie condizioni igienico – sanitarie dei profughi ucraini, associate alla crisi e alla migrazione stessa, possono essere motivo di ulteriori problematiche sanitarie.
Il calendario vaccinale Ucraino prevede le seguenti vaccinazioni
ASL per i profughi ucraini
AI MINORI DI 18 ANNI SI RACCOMANDA
Chi non ha fatto il vaccino, ha una documentazione insufficiente e uno stato vaccinale incerto, può scegliere un vaccino secondo l’età e secondo il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale.
Chi ha fatto il vaccino regolarmente nel proprio paese e ha uno stato vaccinale documentato adeguatamente, può usufruire delle vaccinazioni in base all’età e secondo il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, per il completamento del ciclo vaccinale primario e per i successivi richiami.
ASL per i profughi ucraini
PER GLI ADULTI MAGGIORI DI 18 ANNI SI RACCOMANDA
- Difterite, Tetano, Pertosse
- Morbillo, Parotite, Rosolia (eccetto donne in gravidanza)
- Varicella (valutare)
- Epatite B (HBV) in caso di screening (valutare)