Rho-Gallarate sono tutt'ora ignoti i tempi, Tovaglieri (Lega)

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Rho-Gallarate sono tutt'ora ignoti i tempi, Tovaglieri (Lega)

BENE L'EUROPA SULLA FERROVIA GALLARATE-MALPENSA, ORA IL GOVERNO SBLOCCHI LA RHO-GALLARATE

Lo stanziamento da parte dell'Unione Europea di 63 milioni di euro per cofinanziare la realizzazione della ferrovia Gallarate-T2 Malpensa è un'ottima notizia per il nostro territorio, che conferma come le opere infrastrutturali progettate da Regione Lombardia vadano nella direzione giusta di uno sviluppo sostenibile. 


Si tratta di un'opera fondamentale per migliorare l'accessibilità dell'aeroporto di Malpensa, che arriva esattamente pochi giorni dopo per l'ennesimo schiaffo del governo PD-M5S che ha bocciato l'emendamento della Lega che chiedevano stanziamento di 30 milioni di euro a sostegno delle infrastrutture di Malpensa. 


L'aeroporto ha bisogno di più infrastrutture e di meno burocrazia, e adesso tocca al governo italiano dare risposte concrete nella stessa direzione. Oltre alla Gallarate-T2, da troppi anni Malpensa e il territorio della provincia di Varese attendono la concretizzazione di un progetto decisivo per il potenziamento dei collegamenti ferroviari con Milano, vale a dire la realizzazione del terzo e quarto binario sulla tratta di RFI Rho-Gallarate.

Purtroppo il DL semplificazioni, recentemente varato dal governo Conte, ha lasciato solo sulla carta i propositi di sbloccare i cantieri delle opere strategiche sul modello vincente del nuovo Ponte di Genova. Così i tempi di realizzazione del potenziamento della Rho-Gallarate sono tutt'ora ignoti

. Con un notevole danno per il territorio lombardo e in particolare quello attorno a Malpensa, che rischia di non poter cogliere appieno le opportunità della nuova ferrovia finanziata dall'Europa. Uno studio del Politecnico di Milano ha infatti evidenziato come la Gallarate-T2 Malpensa risulterebbe sostenibile dal punto di vista dell'analisi costi-benefici unicamente se combinata con la realizzazione del terzo e quarto binario della Rho-Gallarate, in quanto la tratta oggi è satura e non in grado di sopportare un potenziamento delle frequenze sulle linee. Ci chiediamo cosa stia aspettando il ministro delle infrastrutture e dei trasporti (dello stesso partito del sindaco di Varese che inneggia alla Gallarate-T2 Malpensa) a rivolgere seriamente la sua attenzione alle infrastrutture di collegamento di Malpensa, per sostenere lo sviluppo dello scalo, a maggior ragione in un momento difficile come quello del post-lockdown. A Malpensa servono la Gallarate-T2 e il potenziamento della Rho-Gallarate, ma anche il completamento di Pedemontana e il miglioramento della superstrada 336 nella tratta tra Busto Arsizio e il T2 e la realizzazione delle opere ad essa connesse che attendono la luce dai tempi del piano d'area Malpensa del 1999. Il governo ci dica se vuole sostenere la ripartenza e la crescita di Malpensa oppure se ci sono risorse solo per il "pozzo senza fondo" di Alitalia. Ancora una volta, Regione Lombardia si dimostra avanti, ma paga le inefficienze e le lungaggini della burocrazia romana.