Regionali 2020, in Veneto Zaia verso il terzo mandato con un record di consensi

Il Sondaggio Winpoll-Cise per il Sole 24Ore indica il Governatore uscente forte del 76,8?i consensi.

Regionali 2020, in Veneto Zaia verso il terzo mandato con un record di consensi

Il Sondaggio Winpoll-Cise realizzato da Roberto D’Alimonte per il Sole 24Ore indica il Governatore uscente forte del 76,8% dei consensi, pronto ad iniziare il terzo mandato da presidente del Veneto per Luca Zaia.

Un sondaggio che conferma quanto già anticipato da Fabrica Politica: Zaia si prepara a conquistare il terzo mandato con la probabilità di centrare anche un record storico dei consensi, visto che la coalizione che lo sostiene è quotata al 76,8% dei consensi, un «livello mai visto» secondo D’Alimonte.

Nelle elezioni regionali del 2015, Zaia aveva vinto di stretta misura al primo turno con il 50,1% dei consensi. Oggi la coalizione che lo sostiene è stimata al 76,8%. «Sono dati impressionanti. Ma sono ancora più impressionanti i dati relativi all’“effetto Zaia” – afferma D’Alimonte -. La lista “Zaia presidente” è stimata al 33,6% contro il 26,8% della “Lega per Salvini premier”. Nel 2015 la lista personale di Zaia aveva preso il 23,1%». 

In cinque anni di buon governo del Veneto, il centrodestra guidato da Zaia ha allargato il suo consenso grazie alla crescita di tutte le forze politiche che lo compongono, con l’eccezione di Forza Italia. Bene il risultato di Fratelli d’Italia che passa dal 2,6% delle regionali 2015 e il 6,8% delle Europee 2019 al 10,3% stimato ora nel sondaggio del Sole. Il voto per Zaia è maggioritario in tutte le categorie socio-professionali con una punta del 92% tra gli operai.

Se in casa del centro destra ci si prepara ad una campagna elettorale in discesa, sugli altri fronti la corsa è verso una sonora disfatta, con un Pd che viene stimato ad un misero 10,7% (contro il 16,7% del 2015 “trainato” dall’irresistibile “LadyLike” Alessandra Moretti). Encefalogramma piatto per l’Italia Viva di Renzi, quotata sotto il 2%, mentre il Grillismo in Veneto è quasi morto, passando dall’11,9% delle regionali 2015, al 24,4% delle Politiche del 2018 per crollare al misero 4,7% delle previsioni odierne.

Interessante il giudizio sull’operato di Zaia con gli indici di gradimento: secondo D’Alimonte, l’85% dei Veneti giudica molto positivamente (44%) o abbastanza positivamente (41%) l’operato del governo regionale. «È un dato del tutto trasversale, visto che il 56% degli elettori del Pd e il 58% di quelli del M5s esprimono lo stesso giudizio». E a Zaia va il 23% di consenso di chi ha votato Pd alle ultime europee e addirittura il 36% di chi ha votato M5s.

Se le previsioni dei sondaggi saranno confermate dalle urne, specie per il risultato della Lista Zaia che supera in corsa la lista Lega Salvini Premier, nella stessa Lega si aprirà un dibattito sulla guida e sulle strategie del partito, visto che non è un mistero che la svolta nazionalista imposta da Matteo Salvini non sia stata gradita da tutti, anzi. Sempre più spesso si parla di una Lega confederale, con una Lega nazionale guidata da Salvini con all’interno altre Leghe territoriali, tra cui una, forte, ben radicata nelle regioni del Nord Italia. Uno scenario che, al termine del terzo mandato o anche prima se le condizioni lo richiedessero, potrebbe proiettare Zaia verso un’azione politica di livello più elevato, alla guida della Lega nazionale o anche del governo.