Presenza di Escherichia coli STEC: richiamato lo stracchino a marchio “La Casera Del Pirondel”

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Presenza di Escherichia coli STEC: richiamato lo stracchino a marchio “La Casera Del Pirondel”

Presenza di Escherichia coli STEC: richiamato lo stracchino a marchio “La Casera Del Pirondel”

 

Il ministero della Salute ha diffuso il richiamo di un lotto di stracchino dell’Azienda Agricola. ARMANNI ANGELO per la presenza di Escherichia coli STEC (produttore di Shiga-tossina). Sono interessate 14 forme appartenenti al lotto di produzione 16/06/2020. Lo stracchino coinvolto è stato prodotto dall’Azienda Agricola. ARMANNI ANGELO, nello stabilimento di Treviolo (marchio di identificazione: 03 1737) in provincia di Bergamo alla via Del Pero n 24. A scopo precauzionale, si raccomanda di non consumare lo stracchino con il lotto di produzione segnalato e restituirlo al punto vendita d’acquisto. Pertanto, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, consiglia ai rivenditori di togliere questo prodotto dal mercato e di effettuare il reso in caso di vendita già avvenuta a parti terze, che a loro volta possono metterlo in commercio. Si ricorda che l'Escherichia Coli è un batterio che si trova frequentemente nell'intestino sia degli uomini che degli animali, costituendone parte integrante della normale flora intestinale. Nella maggior parte dei casi sono innocui, ma ne esistono di alcuni tipo che possono mettere a rischio la salute provocando nei casi più lievi crampi addominale, vomito e diarrea, fino a quelli più gravi che possono portare a serie infezioni, causate da acqua o cibo contaminati, soprattutto da alimenti come frutta e verdura, che vengono spesso consumati crudi, ma anche da latte non pastorizzato e carne non cotta, risultando pericoloso soprattutto per i bambini piccoli e gli anziani. L'E.coli è sensibile al calore, per cui generalmente cottura dei cibi permette di neutralizzarlo. L'autorità, in questo caso il Ministero della Salute, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.

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