Carabinieri e Guardia di finanza hanno arrestato 10 persone accusate di vari reati contro la pubblica amministrazione
La procura salentina ha emesso il provvedimento per 10 persone (2 in carcere e 8 ai domiciliari) amministratori pubblici,imprenditori e professionisti accusati di reati contro la pubblica amministrazione.
In mattinata i Carabinieri e la Guardia di Finanza di Lecce, con la Polizia Provinciale, stanno dando esecuzione ad un provvedimento di misure cautelari.
Il GIP del Tribunale di Lecce, su richiesta della Procura della Repubblica Salentina, ha emesso nei confronti di 10 soggetti.
La Procura contesta agli arrestati l’associazione per delinquere finalizzata al compimento di plurimi delitti contro la Pubblica Amministrazione, la fede pubblica e l’amministrazione della giustizia.
I dieci arrestati sini indagati nelle loro diverse vesti di amministratori, funzionari pubblici, imprenditori e liberi professionisti.
Inoltre la Procura li sta indagando anche per reati in materia di corruzione elettorale, per atti contrari ai doveri d’ufficio, frode in processo penale.
Ma anche per depistaggio, turbata libertà degli incanti, truffa ai danni dello Stato e della Comunità Europea ed altro.
Le indagini sono iniziate nel dicembre del 2017, quando l’attività degli amministratori di un comune salentino ha attirato l’attenzione dei carabinieri e della locale Procura. Nel corso delle indagini si sono uniti anche i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Lecce e dalla Compagnia Guardia di Finanza di Otranto.
Dalle indagini sono emerse negli amministratori attività ispirate all’arricchimento personale e al controllo del consenso elettorale.
Gli indagati gestivano, attraverso una gestione personalistica, presidi di potere a livello sia locale che regionale.
Stamane i militari hanno notificato ad oltre 60 indagati provvedimenti giudiziari spazianti dalle informazioni di garanzia alla applicazione di misure restrittive della libertà personale.
I militari hanno anche eseguito misure cautelari di natura reale come il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di strutture turistiche e ricettive.
Le autorità hanno confiscato anche stabilimenti balneari, aziende agrituristiche, diverse unità immobiliari e denaro.
Il valore dei sequestri è di diversi milioni di euro.
Le indagini avrebbero rilevato l’esistenza di un consolidato sistema associativo di natura corruttiva politico – imprenditoriale, che da tempo avrebbe pervaso una determinata amministrazione comunale.
Il sistema avrebbe coinvolto amministratori e funzionari “troppo vicini” ad alcuni imprenditori con interessi economici in quel centro.
Gli imprenditori coinvolti coltivavano i loro interessi aggiudicandosi artatamente appalti e rilasci di concessioni comunali in cambio di sostegni elettorali ed economici ad alcuni indagati.
Gli accertamenti in materia edilizia e paesaggistico-ambientale, condotti dalla Polizia Provinciale, hanno aggravato il quadro accusatorio.
Ovviamente il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo dopo sentenza irrevocabile di condanna.