Il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato il progetto di legge “La Lombardia è dei giovani” per chiedere la riduzione al 4% dell’IVA sui preservativi.
La Lombardia è dei giovani
Il progetto di legge “La Lombardia è dei giovani” chiede l’IVA ridotta al 4% sui preservativi per contrastare l’aumento delle malattie sessualmente trasmissibili.
Il Consiglio Regionale lombardo ha dato il via libera al progetto di legge approvando anche un ordine del giorno presentato dal gruppo della Lega.
Il Consigliere regionale Alessandro Corbetta ha illustrato in aula l’ordine del giorno.
“Il documento – spiega Corbetta – è frutto di un lavoro congiunto con i rappresentanti della Lega Giovani Lombardia, tra cui il coordinatore Alessandro Verri e il consigliere regionale Selene Pravettoni. Abbiamo posto l’accento sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. Il cui trend è in costante crescita, in particolare tra i giovanissimi di età compresa tra i 15 e i 24 anni”
“Chiediamo di potenziare le azioni per aumentare la consapevolezza e l’informazione su questi temi. Oltre a mettere in campo un rafforzamento dell’offerta gratuita di accertamenti diagnostici e terapeutici”.
l’ordine del giorno
“Con l’ordine del giorno abbiamo inoltre impegnato la Giunta regionale ad attivarsi presso il Governo per applicare ai preservativi, sia maschili che femminili, l’aliquota IVA ridotta al 4%. Oggi l’imposta sul valore aggiunto sui contraccettivi nel nostro Paese è al 22%, contro il 5% del Regno Unito, il 5,5% della Francia, il 6% dei Paesi Bassi, il 7% della Francia e il 13,5% dell’Irlanda”.
“Chiediamo infine di promuovere nei centri MTS e nei luoghi maggiormente frequentati dai giovani la distribuzione gratuita di profilattici e del materiale informativo del Sistema Sanitario Regionale”.
“Non va sottovalutato – afferma Corbetta – il fatto che sempre meno giovani usino il preservativo, una percentuale attuale del 49% contro il 57% del 2018”.
“Come giovani della Lega – dichiara il coordinatore regionale Alessandro Verri – abbiamo a cuore questo tema. Siamo infatti preoccupati dai numeri sempre più inquietanti di giovani che vengono a contatto con malattie sessualmente trasmissibili. Crediamo che sia un segnale forte da parte delle istituzioni impegnarsi concretamente nell’abbattimento dei costi e nella sensibilizzazione dei più giovani su questo argomento”.
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