Il museo della Repubblica di Salò è in allestimento nella cittadina di Salò sul lago di Garda e si scatenano le polemiche tra le varie fazioni.
Il museo della Repubblica di Salò è in allestimento a Salò
La giunta comunale ha dato il via libera all’allestimento de Il museo della Repubblica di Salò all’interno del museo cittadino MuSa.
Il costo dell’allestimento sarà di 235 mila euro, di cui 100 mila a carico della Regione.
Il museo sarà dedicato al periodo della Repubblica Sociale Italiana (9/43-4/45) che ancora oggi, dopo quasi ottant’anni, è ancora un tema controverso.
Molto probabilmente sono rimasti pochi i protagonisti di quella vicenda ancora vivi, ma la memoria di parte non riesce ancora a consegnare quella vicenda alla storia.
L’Anpi, ormai nelle mani di figli e nipoti degli antichi protagonisti della guerra partigiana, protesta nel timore che il museo diventi un’operazione turistico-commerciale come Predappio.
Ma, probabilmente, per l’amministrazione comunale di Salò è quella la speranza: che il museo nel museo diventi attrazione turistica e porti risorse alla cittadina gardesana.
D’altra parte il successo turistico del vicino Vittoriale degli Italiani dedicato alla stessa epoca, ma celebrativo di Gabriele D’Annunzio, nella vicina Gardone Riviera è molto evidente.
La locazione del nuovo allestimento sarà all’interno dell’attuale museo che già ospita le raccolte d’arte della cittadina nei diversi periodi storici.
Il museo esistente espone collezioni che partono dalla Serenissima a quelle che vanno dalla metà dell’ottocento al primo ventennio del novecento.
In particolare dai liuti di Gasparo da Salò alla collezione del Nastro Azzurro e tanto altro ancora.
Il Comitato tecnico scientifico
L’Amministrazione comunale e la direzione del museo ha incaricato un Comitato tecnico scientifico con rappresentanze politiche diverse per illustrare la drammaticità del periodo storico.
La finalità del comitato è quella di approfondire la complessità e le molte sfaccettature di quel periodo storico.
Il comitato è formato dal presidente del Centro studi sulla Rsi Roberto Chiarini con la collaborazione dei docenti di Storia contemporanea Giuseppe Parlato ed Elena Pala.
Il museo sarà allestito al quarto piano del MuSa e occuperà una superficie di 220 metri quadri.
Il percorso espositivo partirà dalla nascita della Rsi fino alla fine con la strage di Piazzale Loreto.