Campagna shock europea a favore del velo islamico, spot inaccettabile.
Corbetta (Lega): “Spot inaccettabili. Italia condivida le proteste del governo francese”
Milano, 4 novembre – “Non è possibile non condividere le proteste del governo francese contro una campagna promozionale che ha il coraggio di definire l’utilizzo del velo quale simbolo di libertà”. Così Alessandro Corbetta, consigliere regionale della Lega, interviene in merito alle polemiche scaturite intorno alla campagna del Consiglio d’Europa contro l’islamofobia. “Anche l’Italia prenda posizione contro una campagna che, di fatto, promuove l’uso femminile dell’hijab. Sappiamo che molto spesso non si tratta di una libera scelta ma di una vera e propria coercizione, per non dire sottomissione della donna”. “Sono inaccettabili questi spot pubblicitari che cercano di far accettare una visione errata della realtà, di far passare il concetto che il velo sia da rispettare in quanto si tratterebbe, sempre e comunque, del frutto di una libera scelta della donna”. “E’ già curioso che il Consiglio d’Europa, che ha fra i propri scopi la promozione dell’identità culturale europea, produca spot contro una presunta islamofobia, ancora più sconcertante che la campagna si trasformi in una pubblicità a favore dei lati più controversi della religione musulmana”.
“L’Europa dovrebbe invece difendere le proprie conquiste di libertà e di emancipazione femminile. Sarebbe utile poter contare su campagne promozionali e di educazione civica da parte delle istituzioni europee, ma con messaggi in direzione opposta, che promuovano le pari opportunità, la libertà e i diritti della donna anche nelle comunità musulmane”.
“Il governo Draghi – conclude Corbetta – e i rappresentanti italiani in Europa, a partire dal presidente del parlamento europeo Sassoli, si facciano sentire con forza affinché iniziative simili non vengano più proposte”.
Si allegano le immagini della campagna promozionale del Consiglio d’Europa