Sanità nel VCO: serve un unico ospedale moderno e con DEA
La sanità nel VCO è a un bivio decisivo. Il Ministero della Salute ha chiarito che solo uno dei due ospedali attuali potrà mantenere il DEA e tutti i reparti previsti dalla normativa nazionale. L’altro diventerà un ospedale di “serie C”.
Questa decisione era attesa da anni. Ora è arrivata nero su bianco. La sanità nel VCO non può più attendere soluzioni politiche lente o parziali. Serve un progetto unico, concreto e coraggioso.
La realtà è chiara: non ci sono risorse umane e strutturali sufficienti per mantenere due ospedali completi. La sanità nel VCO ha bisogno di un’unica struttura, moderna, efficiente e centrale.
Il parere del Ministero: una svolta
Il parere del Ministero della Salute conferma quanto detto da tempo da medici, tecnici e amministratori locali. Due ospedali completi non sono sostenibili. Solo uno potrà avere il DEA e tutti i reparti.
La Regione Piemonte, dopo sei anni, non ha ancora dato risposte concrete. Solo promesse e ipotesi di riqualificazione dei due presidi. Ma ora il tempo è scaduto.
Il rischio più grande è riaprire una nuova guerra tra territori. Una guerra tra Verbania e Domodossola. Una guerra che danneggerebbe solo i cittadini.
Una sola direzione: ospedale unico
I fondi ci sono. Ma vanno usati con visione. Le risorse, soprattutto quelle umane, vanno concentrate in un solo ospedale. Un presidio sanitario che rispetti gli standard nazionali. Che possa davvero garantire il diritto alla salute.
Un ospedale baricentrico, moderno, accessibile. Che metta al centro le persone, non i campanili. Questa è la richiesta dell’Ordine dei Medici. Questa è la proposta condivisa dalla maggioranza dei Sindaci del VCO.
Basta rinvii. Servono scelte coraggiose
L’Assessore regionale alla Sanità ora deve decidere. Il tempo delle analisi è finito. La sanità nel VCO ha bisogno di risposte, non di nuovi studi o tavoli tecnici.
Scegliere un ospedale unico non significa penalizzare una parte del territorio. Significa dare a tutti un servizio più sicuro e di qualità. Significa superare una logica vecchia, fatta di divisioni e localismi.
Rafforzare la sanità territoriale
Un nuovo ospedale è fondamentale. Ma non basta. Servono investimenti anche nella sanità territoriale. Le Case della Salute, previste dal PNRR, devono diventare realtà.
Occorre accelerare. Serve chiarezza sui progetti. Serve personale. Serve integrazione tra servizi ospedalieri e territoriali.
Il servizio 118 e l’elisoccorso devono essere rafforzati. I cittadini devono sentirsi sicuri, ovunque si trovino. Anche nei comuni più piccoli.
Medici di base: una priorità
Un altro problema urgente è la carenza di medici di base. Una situazione critica, soprattutto nelle aree montane e più isolate del VCO.
Molti cittadini non hanno un medico assegnato. Altri devono percorrere decine di chilometri per una visita. Questo non è accettabile.
Servono incentivi. Servono politiche mirate per attrarre giovani medici. Serve un patto territoriale che coinvolga Regione, Comuni, ASL e università.
Un diritto da difendere: la salute
Il diritto alla salute è sancito dalla Costituzione. Ma per molti cittadini del VCO è un diritto negato o ridotto. File infinite al pronto soccorso. Reparti scoperti. Medici stressati. Pazienti costretti a rivolgersi altrove.
Questa è la realtà di oggi. Ma può cambiare. Con scelte chiare. Con investimenti seri. Con un progetto condiviso.
L’impegno delle istituzioni locali
Come sindaco di Baveno, ribadisco il mio impegno. Sono pronto a lavorare con tutti. Senza bandiere politiche. Solo nell’interesse della comunità.
Dobbiamo ascoltare chi ogni giorno lavora negli ospedali. Dobbiamo coinvolgere cittadini, medici, infermieri. Solo così possiamo costruire un sistema sanitario più forte.
Conclusione: un futuro da costruire insieme
La sanità nel VCO non può più aspettare. L’unica strada è quella di un ospedale unico, moderno e funzionale. E di una rete territoriale efficiente.
Non è una scelta facile. Ma è l’unica che garantisce cure adeguate, sicurezza e dignità per tutti.
Ora è il momento del coraggio. Della responsabilità. Della visione.
Alessandro Monti
Sindaco di Baveno