Persona disabile non riesce ad entrare in banca, a chi l'aiuta viene trattenuto il bancomat

Accesso disabili difficoltoso causa campanello mal posto

Persona disabile non riesce ad entrare in banca, a chi l'aiuta viene trattenuto il bancomat

Non sempre è possibile prevedere cosa può avvenire ad un accesso per persone con disabilità. Quanto successo oggi all’ingresso della sede della Banca Popolare di Milano di Via Fratelli d’Italia a Busto Arsizio ne è un esempio. Un ragazzo disabile, sulla sua carrozzina, ha avuto difficoltà ad entrare in banca dall’accesso previsto. Semplicemente non riusciva a raggiungere il campanello della bussola girevole, che va azionato per permettere ad un impiegato della filiale di aprire la porta dell’ingresso riservato alle persone disabili. La procedura dovrebbe prevedere che, una volta suonato il campanello, dalla telecamera si accerti il richiedente e l’impiegato intervenga manualmente, fatti i debiti accertamenti, ad aprire la porta, in quanto, l’accesso dovrebbe essere quello di una porta di sicurezza. Ma se uno non riesce a suonare e la telecamera di sorveglianza potrebbe essere puntata più in alto, rispetto ad una persona seduta in carrozzina, succede che nessuno si accorga della presenza di una persona disabile che chiede di entrare. Un aiuto oggi è stato dato da una cliente, la signora Albertina, che stava prelevando da uno dei bancomat dell’atrio e ci ha raccontato il fatto, poi confermato dalla persona disabile. Purtroppo la generosità della signora Albertina nel prestare aiuto, suonando il campanello, ha avuto come conseguenza che, essendo trascorso il tempo utile per il ritiro della carta di debito (bancomat), la medesima veniva trattenuta dal bancomat, come solitamente avviene, secondo le procedure di sicurezza previste. Alla fine l’intervento del personale della filiale ha permesso sia l’ingresso della persona disabile sia della signora alla quale è stata comunque subito restituita la carta di debito trattenuta. Vicedirettore e un funzionario della filiale di via Fratelli d’Italia, da noi sentiti, dopo che avevamo parlato con la Signora Albertina e col ragazzo disabile di quanto successo, sono subito intervenuti. Hanno accertato che la persona disabile ha avuto accesso alla filiale e ha potuto regolarmente essere servita allo sportello, inoltre hanno fatto subito un sopraluogo, constatando che in alcuni casi potrebbe essere necessario mettere in funzione un pulsante più basso, presso l’accesso per persone disabili. Una prova di sensibilità e di efficienza nell’intervenire, a cui non sempre siamo purtroppo abituati.