Oggi nel pomeriggio di domenica 9 luglio, un giovane egiziano di diciotto anni è annegato nel Ticino a Galliate poco dopo le 15.
Giovane egiziano è annegato nel Ticino a Galliate
Il giovane egiziano che è annegato nel Ticino a Galliate è arrivato sulla sponda lombarda in compagnia di un cugino per cercare un po’ di fresco.
I due ragazzi si sono subito tuffati in acqua, ma uno dei due si è trovato subito in difficoltà. Il ragazzo ha cominciato ad annaspare. I bagnanti sulla riva si sono accorti di quello che stava accadendo e una canoista si è avvicinata ai due giovani. La canoista è riuscita a portarne in salvo uno, ma per l’altro non c’è stato niente da fare. Il suo corpo è affiorato poi nel territorio comunale di Galliate.
Periodo di tragedie in acqua
Il giovane egiziano è il quarto morto in acqua di questi giorni e la stagione torrida che sta iniziando potrebbe contarne ancora tanti. E’ di oggi un’altra tragedia nelle acque del fiume Panaro nella zona di Ponte Samone, nel Modenese. L’uomo, un nordafricano residente nel Piacentino, si è tuffato nelle acque del fiume e non è più emerso, trascinato via dalla corrente. E’ stato il fratello a lanciare l’allarme ed è subito partita una imponente attività di soccorso. Sono intervenuti i vigili del fuoco di Modena e Bologna, con i sommozzatori, i carabinieri di Guiglia e il 118. Qualche giorno prima un uomo di 68 anni si era tuffato nelle acque del fiume Trebbia per salvare il figlio ventottenne. Il figlio si era trovato in difficoltà in un punto in cui l’acqua era profonda più di tre metri. Sono morti entrambi.
Oltre quattrocento all’anno i morti per annegamento
A dirlo è l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) nel corso di un convegno romano. In pratica i morti per annegamento sono più di uno al giorno. Il 20% dei morti annegati è costituito da stranieri, prevalentemente rumeni e marocchini. Secondo gli esperti, tra le cause degli annegamenti ci sono la sottovalutazione del pericolo, gli atteggiamenti spavaldi e la sopravvalutazione delle proprie capacità fisiche. Ma spesso la causa è anche l’abuso di alcool. Nonostante tutto il numero di morti per annegamento è molto diminuito negli ultimi 30 anni. Nel 1970 le persone morte annegate furono più di milletrecento. Molto probabilmente a incidere sulla riduzione sono il miglioramento delle tecniche di salvataggio e di soccorso medico, ma anche l’informazione.