Malpensa, Dufrital Spa non intende anticipare la quota di cassa integrazione a 490 lavoratori e lavoratrici.

Malpensa,  Dufrital Spa non intende anticipare la quota di cassa integrazione a 490 lavoratori e lavoratrici.

USB Lavoro Privato, portavoce dei sottoscrittori della presente petizione, chiede al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro del Lavoro, al Ministro dei Trasporti, al Ministro dell’Interno, all’azienda Dufrital Spa e all’associazione di cui fa parte, Confcommercio, a SEA SPA (in qualità di Gestore aeroportuale e socio di minoranza) di affrontare, ciascuno per le proprie competenze e con il proprio ruolo istituzionale, le rilevanti conseguenze dell’atteggiamento messo in atto nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati presso la società Dufrital Spa negli aeroporti di Linate e Malpensa.

La società Dufrital Spa, infatti, non intende anticipare la quota di cassa integrazione a 490 lavoratori e lavoratrici. Contestualmente, però, gode di una serie di sgravi fiscali, anche sulla CIG, ottengono finanziamenti, fruiscono degli slittamenti degli adempimenti fiscali per le aziende previsti dal DPMC del 18 marzo 2020.

In data 17 Marzo 2020, dopo diverse consultazioni tra le parti (azienda e organizzazioni sindacali) si era giunti ad un accordo condiviso per l’apertura, a livello regionale, della CIGS per un periodo di 12 mesi che prevedeva la totale anticipazione dello stipendio da parte dell’azienda e l’applicazione della stessa a rotazione in base alle diverse mansioni.

In data 18 Marzo Dufrital Spa ci ha sottoposto la versione finale dell’accordo con invito a procedere alla firma in tempi stretti e comunque entro la giornata successiva. USB l’ha sottoscritto subito e l’ha inoltrato all’azienda.

Nella stessa giornata le altre organizzazioni sindacali hanno inviato, tramite mail, le loro comunicazioni nelle quali affermavano, di voler aspettare e dare lettura dei contenuti del DPCM 17 Marzo 2020 e che ritenevano più opportuno adottare lo strumento delle 9 settimane decidendo di conseguenza di non sottoscrivere l’accordo.

A questo punto Dufrital Spa con comunicazione datata 19 Marzo 2020, ha inviato richiesta di apertura della CIGS per 12 mesi a livello nazionale al Ministero del Lavoro, giustificandosi con la scrivente che avendo sottoscritto l’accordo solo con USB non avrebbero potuto procedere con quella Regionale.

In data 30 Marzo 2020 l’azienda invia alle OO.SS. nuova comunicazione di avvio procedura di CIG in deroga a livello regionale, così come previsto dall’art. 22 del DPCM del 17 Marzo 2020, per 9 settimane + 4 previste per la Regione Lombardia (totale 13 settimane) a decorrere dal 16 Marzo 2020. La CIG in deroga che è l’unica a cui Dufrital può accedere, rispetto alla normativa del decreto, non prevede l’anticipo dello stipendio da parte della società, ma l’erogazione diretta dell’INPS. Tale decisione è stata giustificata asserendo che il Ministero del Lavoro non aveva ancora convocato le Parti e che non era più possibile aspettare, dichiarando che comunque quella procedura veniva lasciata aperta.

 

USB e le altre OO.SS. hanno sollecitato un incontro urgente all’azienda che si è svolto in data 3 Aprile 2020. Indipendentemente dalle diverse posizioni assunte dalle organizzazioni sindacali durante tutto il percorso, sono state avanzate alcune richieste quali: anticipo di almeno parte della retribuzione, possibilità di ricevere le quote di tredicesima e quattordicesima già maturate, eventuale possibilità di avere un anticipo del TFR già accantonato.

Tutte le richieste fatte dalle organizzazioni sindacali e dalla RSU sono state respinte dall’azienda.

Dufrital Spa si è resa disponibile ad un nuovo incontro fra 15/20 gg. nonostante noi avessimo chiesto di rivederci in un lasso di tempo più breve.

USB ritiene inaccettabile la posizione dell’azienda che al 19 di Marzo 2020 era disposta ad anticipare la quota di CIGS e che a distanza di 12 giorni afferma di non avere liquidità e di non poter procedere neppure con il versamento delle quote già maturate di tredicesima e di quattordicesima.

Un’azienda come Dufrital invece di dire ai propri dipendenti di aprire un conto corrente e farsi prestare i soldi dalle banche, avrebbe dovuto chiedere un finanziamento per anticipare la quota di cassa integrazione.

Inaccettabile il comportamento e la posizione di Dufrital S.p.A. che durante l’incontro svoltosi in data 3 Aprile 2020, ha di fatto, scaricato i lavoratori rimandando al mittente qualsiasi richiesta fatta dalle diverse organizzazioni sindacali.

Dufrital Spa decide di affrontare la crisi sulla pelle di centinaia di lavoratori e lavoratrici che rischiano di rimanere senza un reddito per tre/quattro mesi, almeno. Per migliaia di famiglie, questa grave emergenza economica, dovuta alla mancanza di un reddito di sussistenza, si unisce alla tragica emergenza sanitaria con imprevedibili esiti dal punto di vista sociale.

Chiediamo quindi con forza che gli utili accumulati dall’azienda durante gli anni di benessere, vengano utilizzati per sostenere il reddito di chi questo benessere ha creato con il proprio lavoro quotidiano. Le misure del decreto “Cura Italia” sono parziali se non obbligano le aziende a essere il filtro economico della situazione. È fondamentale garantire reddito e occupazione ad ogni lavoratrice e lavoratore che, non per colpa, non può operare.

La crisi economica in atto non può essere pagata esclusivamente dai lavoratori, è necessario che i posti di lavoro vengano tutelati realmente, in vista di un futuro – ci auguriamo prossimo – riavvio delle attività.

Chiediamo che il Presidente della Repubblica, quale garante della Costituzione, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro del Lavoro, al Ministro dei Trasporti (quali parti direttamente interessate) e al Ministro dell’Interno, in considerazione del grave rischio sociale esposto che si attivino affinché le aziende non approfittino delle misure di agevolazione loro offerte senza prevedere tutele per i propri lavoratori e, in caso contrario, vengano sospese tali agevolazioni fino all’attivazione di tutte le misure di garanzia in favore del reddito dei lavoratori e non delle rendite del profitto.

Chiediamo a Confcommercio quale associazione di categoria di intervenire sull’ azienda in questione perché attivino le misure di tutela possibili.

Chiediamo a Dufrital Spa di rivedere le sua posizione, nella consapevolezza che la praticabilità delle proposte messe in campo dalle organizzazioni sindacali per dare copertura economica ai lavoratori dell’anticipo della CIG è un dato di fatto.

Chiediamo infine, in caso di ripresa anche parziale delle attività, che vengano applicati i criteri di equa rotazione che garantiscano salari più equilibrati e che minimizzino l'esposizione al virus (anche fornendo tutti i dispositivi di protezione a titolo esemplificativo le mascherine e gel disinfettante e guanti) per chi si reca sul posto di lavoro.

Distinti Saluti

P/USB Lavoro Privato: Segreterie Territoriali e RSU/RLS Dufrital Malpensa e Linate

https://www.change.org/p/sergio-mattarella-tuteliamo-le-lavoratrici-e-lavoratori-di-dufrital-spa?recruiter=false&utm_source=share_petition&utm_campaign=psf_combo_share_initial&utm_medium=whatsapp&utm_content=washarecopy_21412964_it-IT%3Av5&recruited_by_id=dd8cf700-79a1-11ea-9db4-edee24b358ec

 

Dufrital ha erogato una parte delle retribuzioni