Malpensa, ancora aiuti dalla Cina a che fine?

Malpensa, ancora aiuti dalla Cina a che fine?

Malpensa, arrivati ieri altri aiuti per l’emergenza COVID-19, tra cui n. 40 respiratori, n. 400 ventilatori polmonari, n. 264177 mascherine chirurgiche, n. 157000 mascherine FFP2 e FFP3, n. 2700 dispositivi di protezione viso (occhiali, visiere, schermi protettivi), n. 14010 camici e tute, n. 6300 guanti, n. 5040 igienizzanti e n. 20064 tamponi a bordo di un volo  volo cargo 0751 della Compagnia Area NEOS.

Gl aiuti fanno piacere a chi li riceve, ma ci sono oltre a ragioni umanitarie anche altri interessi?

Ci aiutano per riallacciare i rapporti con noi?

Ci aiutano per venderci mascherine e respiratori?

Ci aiutamo per la "via della seta"?

Ci aiutano per scavalcare gli americani ed avere un punto d'approdo in Europa?

Ci sono pure complicazioni dei nostri fenomeni, Di Maio in primis.  “Ieri sera sono arrivate 31 tonnellate di materiali tra cui 40 ventilatori che salveranno la vita ai nostri concittadini e tante altre attrezzature. Nei giorni scorsi ho avuto una proficua conversazione con Wang e grazie a questa collaborazione siamo riusciti a ottenere non solo questo materiale in donazione ma stiamo riuscendo a ottenere anche altre attrezzature”. (13 marzo 2020), mentre in realtà si era mossa la Croce Rossa ( , Francesco Rocca il 10 marzo).

La verità è che tanti governi hanno distrutto l'economia del Paese, lasciando tutto in mano alle multinazionali, o a grandi gruppi che pagano poche tasse, mentre la maggioranza delle risorse lo stato le prende dai lavoratori dipendenti, pensionati e molto meno da professionisti, artigiani  e commercianti ( ridotti alla fame pure questi), a causa della tassazione elevata a cui non corrispondono servizi ed infrastrutture di grande livello se non al Nord ( dove non funzionano a dovere trasporti ed internet ma dilaga la mafia e l'inquinamento).

Così siamo diventati fragili e succubi, in preda alla droga e ai farmaci, sopratutto antibiotici che riducono le nostre difese: tutto assieme e col coronavirus la mazzata finale, tilt di tutto o quasi.