Malnate, Bellifemine risponde alla polemica sulla farmacia

É importante ribadire che i passaggi che hanno portato a questa relazione sono stati assolutamente trasparenti e a tutela di tutti gli attori in gioco: l’ex direttore di ASPEM Farmacia, la cittadinanza, il CDA e il Consiglio Comunale.

Malnate, Bellifemine risponde alla polemica  sulla farmacia
Facciamo chiarezza sulla Farmacia comunale di Malnate
In seguito alla commissione tenutasi nella serata del 23 settembre cerchiamo brevemente di ripercorrere tutti i “passi” che l’Amministrazione a guida Bellifemine ha deciso di percorrere per poter capire fino in fondo quali sono stati i problemi che hanno interessato la Farmacia Comunale.
Premesso che la Farmacia Comunale svolge molti servizi importanti per la comunità, negli scorsi mesi si è riscontrata una problematica relativa alla valutazione del magazzino. Ciò ha portato ad un approfondimento da parte dell’Amministrazione che, con l’intento di lavorare in massima trasparenza, grazie all’aiuto di professionisti, ha cercato di definire quale fosse la problematica in essere.
A seguito di un’errata valutazione del valore di magazzino, in particolare rispetto ai farmaci scaduti (la quale ha portato per diversi anni ad avere una plus-valutazione del valore dello stesso), l’Amministrazione ha richiesto ad UPEL (Unione Provinciale Enti Locali) una consulenza e la stessa è stata affidata allo studio “D’Aries & Partners”.
Quest’ultimo ha cercato di ricostruire, tramite la documentazione presente in farmacia, tutte le discrepanze che hanno portato all’errata valutazione. Come D’Aries scrive nella relazione presente agli atti, la plus-valutazione è quantificabile per un valore di circa 67.000€ di cui circa 15.000 sono completamente tracciabili dalle fatture e bolle di accompagnamento dei prodotti in uscita dalla farmacia. Per la restante parte (circa 52.000€) D’Aries riesce a tracciare tutte le “fatture a zero” necessarie per la restituzione dei farmaci scaduti ai fornitori ma non riesce a giustificare tale uscite con le relative bolle di accompagnamento.
Da un punto meramente contabile l’operazione, così come sottolinea D’Aries, è corretta, e fa riferimento al principio contabile oic29. Non è però accettabile la documentazione prodotta a giustificazione degli scambi con altre aziende rispetto ai farmaci scaduti.
É importante ribadire che i passaggi che hanno portato a questa relazione sono stati assolutamente trasparenti e a tutela di tutti gli attori in gioco: l’ex direttore di ASPEM Farmacia, la cittadinanza, il CDA e il Consiglio Comunale.
Tutte le operazioni poste in essere sono stata nell’interesse della farmacia stessa che ha sempre messo al centro il bene dei malnatesi, in particolare dei più fragili. Il Comune, attraverso il CDA, fornisce indirizzi e verifica l’operato di ASPEM. E così, anche in questa occasione, è stato fatto.
Quello che interessa maggiormente è che la Farmacia Comunale operi in buona salute per tutti i malnatesi. Affrontare e risolvere questa criticità in modo chiaro e forte rappresenta un atto di responsabilità verso la farmacia stessa. Ora che la via è completamente chiara l’amministrazione prenderà i provvedimenti che riterrà necessari.
Facciamo chiarezza sulla Farmacia comunale di Malnate
In seguito alla commissione tenutasi nella serata del 23 settembre cerchiamo brevemente di ripercorrere tutti i “passi” che l’Amministrazione a guida Bellifemine ha deciso di percorrere per poter capire fino in fondo quali sono stati i problemi che hanno interessato la Farmacia Comunale.
Premesso che la Farmacia Comunale svolge molti servizi importanti per la comunità, negli scorsi mesi si è riscontrata una problematica relativa alla valutazione del magazzino. Ciò ha portato ad un approfondimento da parte dell’Amministrazione che, con l’intento di lavorare in massima trasparenza, grazie all’aiuto di professionisti, ha cercato di definire quale fosse la problematica in essere.
A seguito di un’errata valutazione del valore di magazzino, in particolare rispetto ai farmaci scaduti (la quale ha portato per diversi anni ad avere una plus-valutazione del valore dello stesso), l’Amministrazione ha richiesto ad UPEL (Unione Provinciale Enti Locali) una consulenza e la stessa è stata affidata allo studio “D’Aries & Partners”.
Quest’ultimo ha cercato di ricostruire, tramite la documentazione presente in farmacia, tutte le discrepanze che hanno portato all’errata valutazione. Come D’Aries scrive nella relazione presente agli atti, la plus-valutazione è quantificabile per un valore di circa 67.000€ di cui circa 15.000 sono completamente tracciabili dalle fatture e bolle di accompagnamento dei prodotti in uscita dalla farmacia. Per la restante parte (circa 52.000€) D’Aries riesce a tracciare tutte le “fatture a zero” necessarie per la restituzione dei farmaci scaduti ai fornitori ma non riesce a giustificare tale uscite con le relative bolle di accompagnamento.
Da un punto meramente contabile l’operazione, così come sottolinea D’Aries, è corretta, e fa riferimento al principio contabile oic29. Non è però accettabile la documentazione prodotta a giustificazione degli scambi con altre aziende rispetto ai farmaci scaduti.
É importante ribadire che i passaggi che hanno portato a questa relazione sono stati assolutamente trasparenti e a tutela di tutti gli attori in gioco: l’ex direttore di ASPEM Farmacia, la cittadinanza, il CDA e il Consiglio Comunale.
Tutte le operazioni poste in essere sono stata nell’interesse della farmacia stessa che ha sempre messo al centro il bene dei malnatesi, in particolare dei più fragili. Il Comune, attraverso il CDA, fornisce indirizzi e verifica l’operato di ASPEM. E così, anche in questa occasione, è stato fatto.
Quello che interessa maggiormente è che la Farmacia Comunale operi in buona salute per tutti i malnatesi. Affrontare e risolvere questa criticità in modo chiaro e forte rappresenta un atto di responsabilità verso la farmacia stessa. Ora che la via è completamente chiara l’amministrazione prenderà i provvedimenti che riterrà necessari.