Ieri i carabinieri hanno arrestato sei persone per tentato omicidio e spaccio di cocaina nei boschi di Lonate
Tentato omicidio e spaccio
Tutti sono ritenuti gravemente indiziate, a vario titolo, di tentato omicidio nei confronti di un presunto spacciatore e di spaccio di cocaina, eroina e hashish.
I carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Busto Arsizio nei confronti di sei persone.
Gli arrestati sono due italiani, un marocchino e un albanese e due donne italiane.
Tutti sono ritenuti gravemente indiziate, a vario titolo, di tentato omicidio nei confronti di un presunto spacciatore e di spaccio di cocaina, eroina e hashish.
Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati associati alle case circondariali di Busto Arsizio e Como a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.
I boschi dell’hinterland milanese
Gli episodi di spaccio sarebbero avvenuti nei boschi dell’hinterland milanese nei dintorni di Lonate Pozzolo.
Le indagini condotte dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno permesso di individuare i presunti autori di un tentato omicidio, commesso da tre uomini nell’agosto 2020.
Il fatto sarebbe avvenuto nella zona boschiva di Lonate Pozzolo ai danni di un 31enne marocchino che spacciava in quei boschi.
I presunti autori del tentato omicidio averebbero teso una trappola approfittando delle tipiche modalità di cessioni degli stupefacente nelle zone boschive.
Il giovane magrebino aveva reagito ed era riuscito a scappare ma è stato raggiunto all’avambraccio destro da un colpo di pistola sparato dagli aggressori.
La spedizione punitiva aveva lo scopo di recuperare un debito di droga, ma gli aggressori avevano sbagliato l’obiettivo.
Lo scambio di persona
C’era stato uno scambio di persona.
L’obiettivo vero era un altro marocchino che fermarono a Cuggiono nei giorni successivi insieme alla sua compagna.
I malviventi che vantavano un presunto credito di 30mila euro nei loro confronti li hanno immobilizzati, percossi e minacciati, sempre con la pistola.
Le indagini successive hanno evidenziato che una coppia di italiani con un cittadino albanese avevano avviato una fiorente attività di spaccio di cocaina, eroina e hashish.
I tre rifornivano la droga che altri, tra cui il marocchino aggredito e la sua compagna provvedevano a spacciare nei boschi.
Il traffico era di tale rilievo che in sei mesi, dal luglio 2020 al gennaio 2021, i due aggrediti avevano accumulato, nei confronti degli aggressori, un debito di 30mila euro.
Osservatorio Permanente
Per fronteggiare il rischio crescente di spirali violente derivanti dal traffico di stupefacenti le forze dell’ordine hanno istituito un “Osservatorio Permanente”.
Tale strumento di coordinamento e raccordo di tutte le evidenze di indagine sul tema è finalizzato a delineare un quadro sempre aggiornato per razionalizzare le attività in corso.
I carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Busto Arsizio nei confronti di sei persone.
Gli arrestati sono due italiani, un marocchino e un albanese e due donne italiane.
Tutti sono ritenuti gravemente indiziate, a vario titolo, di tentato omicidio nei confronti di un presunto spacciatore e di spaccio di cocaina, eroina e hashish.
Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati associati alle case circondariali di Busto Arsizio e Como a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.
Gli episodi di spaccio sarebbero avvenuti nei boschi dell’hinterland milanese nei dintorni di Lonate Pozzolo.
Le indagini
Le indagini condotte dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno permesso di individuare i presunti autori di un tentato omicidio, commesso da tre uomini nell’agosto 2020.
Il fatto sarebbe avvenuto nella zona boschiva di Lonate Pozzolo ai danni di un 31enne marocchino che spacciava in quei boschi.
I presunti autori del tentato omicidio averebbero teso una trappola approfittando delle tipiche modalità di cessioni degli stupefacente nelle zone boschive.
Il giovane magrebino aveva reagito ed era riuscito a scappare ma è stato raggiunto all’avambraccio destro da un colpo di pistola sparato dagli aggressori.
La spedizione punitiva aveva lo scopo di recuperare un debito di droga, ma gli aggressori avevano sbagliato l’obiettivo.
C’era stato uno scambio di persona.
L’obiettivo vero era un altro marocchino che fermarono a Cuggiono nei giorni successivi insieme alla sua compagna.
I malviventi che vantavano un presunto credito di 30mila euro nei loro confronti li hanno immobilizzati, percossi e minacciati, sempre con la pistola.
Le indagini successive hanno evidenziato che una coppia di italiani con un cittadino albanese avevano avviato una fiorente attività di spaccio di cocaina, eroina e hashish.
I tre rifornivano la droga che altri, tra cui il marocchino aggredito e la sua compagna provvedevano a spacciare nei boschi.
Il traffico era di tale rilievo che in sei mesi, dal luglio 2020 al gennaio 2021, i due aggrediti avevano accumulato, nei confronti degli aggressori, un debito di 30mila euro.
Per fronteggiare il rischio crescente di spirali violente derivanti dal traffico di stupefacenti le forze dell’ordine hanno istituito un “Osservatorio Permanente”.
Tale strumento di coordinamento e raccordo di tutte le evidenze di indagine sul tema è finalizzato a delineare un quadro sempre aggiornato per razionalizzare le attività in corso.