.Al Teatro Coccia di Novara si è svolta l’Assemblea Plenaria a conclusione degli Stati Generali della Cultura e del Turismo promossi dalla Regione Insubrica. Essa favorisce la cooperazione transfrontaliera nella regione italo-svizzera dei Laghi prealpini.
Dopo i saluti istituzionali, il documento finale raccoglie gli indirizzi e le priorità strategiche emersi durante i tavoli di lavoro. Utili ai rappresentanti dei territori di riferimento della Regione Insubrica piemontesi, lombardi e ticinesi per continuare un percorso condiviso e sinergico sulla valorizzazione culturale e turistica del territorio.
Le dichiarazioni sugli Stati Generali di Regione Insubrica
“Si chiude un percorso snodato su molteplici tematiche legate alla cultura e al turismo. Fare squadra e lavorare in modo sinergico. Noi stiamo già facendo rete, siamo cinque province e un cantone svizzero, il Canton Ticino, e al centro di questo territorio c’è il Lago Maggiore e i vari laghi alpini, molto apprezzati dai turisti stranieri.
Vivamo una stagione di arrivo di grandi fondi e il fatto di aver tracciato una strategia, frutto di un lavoro di squadra, ci darà grandi risultati. Ci sono i fondi europei, quelli del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e quelli del programma Interreg.
Bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare tutti insieme: è un treno che non possiamo permetterci di perdere. Occorre avere progettualità condivise che riescano a coniugare l’aspetto della sostenibilità ambientale, quindi anche della mobilità sostenibile, con quello economico e sociale”. Dichiara Matteo Marnati, Assessore Ambiente, Energia, Innovazione, Ricerca Regione Piemonte ha introdotto così l’inizio dei lavori.
“Un’importante giornata di approfondimento, di studio, di scambio di opinioni su quelle che devono essere le direttrici sullo sviluppo turistico e culturale della Regio Insubrica. Un territorio che deve sempre più considerarsi come un territorio unico perché solo ed esclusivamente ragionando in questo modo si possono alzare i parametri qualitativi e quantitativi sotto il profilo dell’attrattività turistica” ha aggiunto il sindaco di Novara, Alessandro Canelli.
Temi centrali agli Stati Generali di Regione Insubrica
La cultura è la trasversalità che i partecipanti ai tavoli di lavoro evidenziano per ibridare il settore del turismo. Esso necessita di un ripensamento in termini di benessere, che tocchi tutti gli aspetti della vita pubblica, privata e professionale.
Il territorio della Regione Insubrica è riconoscibile per la sua qualità ambientale, paesaggistica e storica e ne viene evidenziata una già forte capacità di valorizzazione. Così, il sistema infrastrutturale costituito dalle vie di terra e d’acqua (strade, cammini, ciclovie, linee di navigazione) può essere rafforzato con la mappatura completa dei tracciati, l’inserimento di nuovi percorsi (ad esempio per ciò che concerne le alte vie), e l’interazione fra diverse modalità di mobilità, nel segno della massima sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Navigazione e sistema portuale
“Riguardo alla navigabilità del Lago Maggiore che vede coinvolti i tre territori facenti parte della Regione Insubrica, come Regione Lombardia stiamo chiedendo da tempo al governo la regionalizzazione della navigabilità dei laghi. Ci piacerebbe replicare lo stesso modello che è stato adottato ad esempio con TILO. Una governance di trasporto ferroviario con una società paritetica tra la Lombardia e il Canton Ticino. Si potrebbe replicare lo stesso modello nell’ambito delle attività della Regio Insubrica, coinvolgendo il Piemonte come terzo attore del progetto”. Commenta il Presidente della Comunità di Lavoro della Regio Insubrica Massimo Sertori.
Il sistema puntuale costituito da importanti elementi di valore (musei, siti Unesco, borghi, ville e giardini, etc.) dev’essere messo in rete. Al fine di valorizzarne la ricchezza d’insieme in relazione al sistema dell’accessibilità, in uno sforzo collettivo di interazione ecosistemica.
Il rischio di overtourism può essere mitigato da un lavoro di promozione di aree ancora poco conosciute e di siti non completamente valorizzati. Gli intervenuti agli atelier evidenziano l’importanza dell’interoperabilità dei dati per superare settorialità amministrative, territoriali e funzionali e ne sottolineano alcune buone pratiche virtuose – quali le agende degli eventi culturali del Ticino e di Como-Lecco – che potrebbero essere messe a sistema con il resto della Regio Insubrica, unito a un lavoro puntuale di lettura normativa per rendere maggiormente integrabili le iniziative delle tre regioni.
Ma è soprattutto una riflessione in termini formativi ed educativi ad essere al centro delle discussioni. Il tema del rapporto fra residenti e turisti. La criticità nel trovare lavoratori per la filiera del turismo e dell’enogastronomia sono soltanto alcune delle criticità emerse che potrebbero essere mitigate grazie a un progetto formativo rivolto non soltanto agli operatori della filiera, ma anche agli enti locali, ai cittadini e soprattutto ai giovani. Si pensi al fenomeno dei NEET che potrebbe essere messo al centro di un progetto legato alle opportunità offerte da cultura e turismo.
La capacità di analisi dei nuovi stili di vita legati al nomadismo digitale e ai fenomeni del workation e del bleisure saranno fondamentali per comprendere le potenzialità della Regione Insubrica e definire un programma strategico per la gestione e valorizzazione di queste nuove opportunità di vivere il territorio emerse con la pandemia, offrendo vantaggi per gli operatori e al contempo reali occasioni di rigenerazione urbana e territoriale per città, borghi e comuni minori.
L’enogastronomia come volano
Il settore dell’enogastronomia potrebbe essere uno di quelli da cui partire, iniziando dalle eccellenze. Si pensi ad esempio, alle tre stelle Michelin presenti nell’area e poi intervenire sull’intera filiera e sui prodotti locali. In questo senso, è auspicata una mappatura dell’esistente e il ruolo che svolgono i Distretti del Commercio già presenti in Lombardia e in Piemonte e facilmente implementabili in Ticino attraverso il lavoro in partenariato pubblico privato fra enti locali e imprenditori. Potrebbe essere centrale per una nuova lettura delle potenzialità del territorio. Infine è stato evidenziato dai partecipanti ai tavoli il ruolo fondamentale e complementare del volontariato culturale e del Terzo Settore.
“I cantoni svizzeri e le regioni italiane hanno un ruolo centrale nel programma Interreg e per lo sviluppo economico regionale. Per i promotori dei progetti, Interreg rappresenta un’opportunità unica di realizzare progetti transfrontalieri concreti, di contribuire a formare la regione transfrontaliera e di rafforzare le relazioni con i Paesi limitrofi”. Sottolinea Eric Jakob, Ambasciatore, Capo Direzione promozione della piazza economica, Segreteria di Stato dell‘economia SECO, Confederazione Svizzera.
Strumenti di cooperazione
A conclusione degli Stati Generali, si sono evidenziati gli strumenti che il programma di cooperazione transfrontaliera Italia Svizzera metterà a disposizione dei territori e che consentiranno di dare concretezza a quanto emerso dagli atelier. Anche in vista dei grandi eventi in calendario nel medio periodo, che offriranno occasioni puntuali di valorizzazione della Regione Insubrica. Tra essi rientrano Anno del Turismo delle Radici 2024, Giubileo 2025 ed i Giochi Olimpici invernali 2026.
“Gli Stati Generali rappresentano un settore fondamentale per la regione transfrontaliera dei tre laghi per quanto concerne l’impatto diretto a livello di PIL e occupazione. Oltre che su un piano di visibilità internazionale, poiché possiamo beneficiare di due risorse naturalistiche, montagne e laghi, come pochi altri territori possono fare. Questa è la prima volta in cui riusciamo a livello transfrontaliero a portare avanti una riflessione strategica di questo tipo. Con un risvolto operativo-pratico nell’individuazione di assi di lavoro significativi per iniziare la programmazione Interreg Italia Svizzera, ormai prossima”. Conclude Francesco Quattrini, Segretario Generale della Comunità di lavoro Regio Insubrica.