Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, a 24 Mattino su Radio 24, parla della settimana corta a scuola e dei docenti che non mancheranno.
Sulla settimana corta a scuola dichiara che c’è autonomia decisionale, ma prima viene la didattica.
“Le scuole devono essere le ultime su cui intervenire in merito ai temi energetici. Dopodiché ci sono le autonomie delle scuole. Se una scuola decide di organizzare una propria struttura può farlo, ma si parte dalla didattica. La chiusura delle scuole il sabato per far fronte in parte ai problemi energetici? Io non ho mai chiusure di principio, ma il mio principio è: si parta dall’esigenza dei ragazzi e dall’esigenza di garantire un servizio nel modo migliore”.
Cominceremo anno in cui non mancano docenti
“Allo stato attuale cominceremo un anno scolastico in cui non mancano i docenti”. Così il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, a 24 Mattino su Radio 24. Bianchi ritiene che l’allarme dei sindacati sulla mancanza di insegnanti è ingiustificato.
“Ci sono 91mila insegnanti di sostegno che dovranno essere rinnovati di anno in anno e poi ci sono insegnanti che stanno completando il concorso, di questi ne prenderemo ulteriori 25mila che entreranno in ruolo dal prossimo anno”. Ha specificato Bianchi.
Gli ultimi provvedimenti del ministero dell’Istruzione di questo governo riguarderanno ulteriori accorgimenti sulla “riforma degli istituti tecnici superiori. Stiamo facendo come ci chiede l’Europa di dare continuità a tutto questo, con un forte rafforzamento degli istituti professionali e un forte legame con i livelli regionali. Negli istituti tecnici ci sarà un forte rafforzamento dei curricula legati al territorio e al sistema di medie imprese”. Sostiene il ministro dell’Istruzione.