Richemont ha sottoscritto accordi per l’acquisizione di una quota di maggioranza di Gianvito Rossi, rinomata maison di calzature di lusso a livello mondiale.
Brand fondato da Gianvito Rossi nel 2006. Figlio d’arte (suo padre è Sergio Rossi, un uomo che ha dedicato la sua vita alle calzature) decide di fondare il suo brand, che oggi continua una tradizione fatta di qualità e made in Italy.
Alla multinazionale svizzera del lusso Richemont fanno capo prestigiosi marchi, tra i quali Cartier, Van Cleef & Arpels, Mont Blanc, Chloè, Alaià, Panerai e Piaget.
Richemont è assistita da Delfino e Associati Willkie Farr & Gallagher e BonelliErede. Il processo competitivo è organizzato da Rothschild e da Pedersoli Studio Legale.
Il completamento della transazione rimane soggetto a determinate condizioni consuete e approvazioni regolamentari.
I team legali
Delfino e Associati Willkie Farr & Gallagher ha agito con un team composto dal partner Massimo Chiais (in foto a sinistra) e dal counsel Massimo Palombi, dagli associate Martina Famlonga e Niccolò Casartelli. per gli aspetti di diritto societario e M&A e dal partner Patrizio Bernardo e dall’associate Alessio Tuccini per alcuni aspetti di diritto del lavoro.
BonelliErede ha prestato assistenza in relazione ad alcuni profili IP dell’operazione con un team coordinato dal partner Giovanni Guglielmetti supportato dal managing associate Filippo Russo.
MAVI, holding della famiglia Rossi, e Gianvito Rossi sono stati assistiti da Pedersoli, che ha redatto tutta la documentazione d’asta e la contrattualistica dell’operazione, con un team guidato dall’equity partner Ascanio Cibrario (in foto a destra). Con il partner Luca Rossi Provesi e gli associate Edoardo Augusto Bononi e Giorgia Patrizi, per gli aspetti di diritto societario e M&A. E dal counsel Andrea Scarpellini per taluni aspetti di diritto del lavoro.