Basterebbero i dati di quest’ultima nottata di morti e feriti per far mettere un freno alla demenziale passione di fuochi e botti. Episodi che a ogni capodanno vedono realizzarsi una incontrollabile guerra di fuochi artificiali.
Ne abbiamo parlato con Paolo Macchi, segretario generale del Siulp Varese, sindacato unitario lavoratori in Polizia.
“E se ancora non fosse abbastanza impattante si pensi ai numeri degli ultimi 10 anni che hanno seminato oltre 4000 feriti e 7 morti. Rovinando famiglie, intasando ospedali e segnando la vita di bambini sfortunati per essere nati nella casa sbagliata o passati sotto il balcone dello scemo di turno.
Ecco, dinanzi a queste statistiche di sangue, alle quali sarebbero da sommare le centinaia di animali scomparsi o deceduti, tutti i danni a strutture, autovetture e inquinanti di aria e falde, sarebbe sufficiente vietare la vendita di fuochi artificiali e lasciare la pirotecnica ad esclusivo appannaggio di professionisti.
Le scelte dei sindaci su fuochi e botti
Invece per l’ennesima volta abbiamo sfogliato il balletto delle ordinanze e così ogni Sindaco, in base alla propria sensibilità verso la materia o alle pressioni dell’elettorato, ha potuto emanare la propria ordinanzina di fine anno.
Quindi qualcuno ha vietato i fuochi in certi orari, altri li hanno vietati solo nei parchi e nelle vie, altri ancora li hanno consentiti ma vietato gli alcolici. Altri vietano assembramenti per esplodere fuochi come se esploderli in poche persone costituisse meno rischio.
Ma nessuno si è chiesto “e questa ordinanza chi la farà rispettare?”, “Quanti vigli ho messo in servizio nel territorio del mio comune questa notte?”. La risposta è presto fatta “nessuno la farà rispettare come ogni anno!”.
Individuare in ogni strada o piazza o cortile gli appassionati della scintilla è inattuabile e ancor meno pensabile affidare questa “caccia” alle forze dell’ordine dello Stato.
Notti di gran lavoro per le Forze dell’Ordine
La notte di San Silvestro Polizia e Carabinieri sono già sommersi di chiamate per ogni tipo di intervento, rissa, incidente e devono aggiungere decine di servizi di prevenzione all’uso dell’alcol durante la guida o di ordine pubblico durante eventi musicali di piazza” spiega l’illustre relatore.
“Ed ecco che come ogni anno migliaia di ordinanze buttate nel vento senza controllori rendono ancor più ridicola una vicenda tragica. Ogni precetto deve prevedere una sanzione e soprattutto figure che le comminino, altrimenti meglio fare proclami di “impotenza” e di “impunità” verso un fenomeno che si puo controllare solo con un veto totale oppure con sanzioni rigidissime. E mettendo sul campo eserciti di vigili urbani ai quali chiedere per una notte uno straordinario presidio del territorio di ogni comune.
In caso contrario chiedo ai sindaci di evitare inutili captazioni di benevolenza scrivendo fiumi di ordinanze che costituiranno solo un ennesimo cattivo esempio di impunità per un altro anno”. Conclude il segretario generale Paolo Macchi.
Fausto Bossi