Rapina in stazione a Seveso, sulla banchina della stazione Trenord lo scorso lunedì due giovani marocchini hanno rapinato due Pakistani.
Rapina in stazione a Seveso
Due amici pakistani di 23 e 29 anni, entrambi operai, nel tardo pomeriggio sostavano sulla banchina della stazione quando due ragazzi più giovani li hanno avvicinati.
I due di 18 e 21 anni di origine marocchina, ma in Italia senza fissa dimora, entrambi con precedenti per stupefacenti, li hanno aggrediti.
I due marocchini, probabilmente sotto effetto di stupefacenti, si sono impossessati di occhiali da sole e di un monopattino elettrico e sono scappati.
Uno dei giovani pakistani ha tentato di reagire e di riprendersi il monopattino afferrandolo per il manubrio.
Ma uno dei marocchini è tornato ad aggredire, prima con le mani al collo e poi con un coltello puntato alla gola.
A quel punto il 23enne pakistano ha reagito ancora ed è riuscito a divincolarsi schivando anche una pericolosissima coltellata all’addome.
Ma i due aggressori, dopo averlo ripetutamente colpito con schiaffi e pugni, si sono allontanati con il monopattino.
I Soccorsi
Impaurito il malcapitato è scappato nella direzione opposta raggiungendo un addetto alla sicurezza dello scalo ferroviario il quale ha subito richiesto l’intervento dei carabinieri di Seveso.
Nel frattempo, per nulla sazi, i due malviventi, armati di coltello e di una bottiglia, hanno cercato di farsi consegnare il portafoglio dal 29enne.
Ma questo, con prontezza, si è sottratto all’aggressione ed è fuggito via.
L’arresto
Pochi istanti dopo è arrivata una pattuglia dei carabinieri di Seveso che, nel piazzale antistante l’ingresso della stazione, ha intercettato i due malviventi.
Questi, a loro volta, hanno violentemente cercato di sottrarsi ai militari ingiuriando e minacciandoli di morte. Uno dei due, dopo aver colpito un carabiniere, ha addirittura tentato la fuga cercato di salire su un treno in fermata.
La pronta reazione del militare ha però consentito di bloccare anche questo secondo malvivente.
Entrambi gli aggressori sono stati arrestati per rapina aggravata e resistenza, minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale.
I due malviventi sono stati condotti in caserma per le formalità del caso.
Successivamente sono stati messi a disposizione del pubblico ministero della Procura di Monza che ha disposto il trasferimento presso la Casa circondariale del capoluogo brianzolo.
Fortunatamente nell’evento nessuno è rimasto ferito se non il 23enne che ha riportato una lievissima ferita lacero contusa per la quale comunque non ha inteso ricorrere a cure mediche.
Lo stesso, dopo aver riavuto indietro il monopattino, ha fatto rientro nella propria abitazione di Mariano Comense (CO).